Firenze2016 CONVEGNO NAZIONALE Arte cultura impresa

presenta il dna fondamentale, l’identità del nostro paese, quello che nessuno può toglierci se non noi stessi continuando a gestirlo male, rappresenta il più grande investimento per la crescita dell’occupazione e del Pil del paese. È questo il nostro vantaggio competitivo, quindi è da qui che dobbiamo metterci a lavorare. Con Franceschini, con il Mibact, l’altro giorno abbiamo firmato un protocollo d’intesa perché noi crediamo che ci siano spazi per una migliore collaborazione tra pubblico e imprese, che ci sia possibilità di trovare anche più risorse anche dal pri- vato in investimenti di valorizzazione del patrimonio, ma occorre anche fare dei passi in avanti. Alcuni sono stati fatti e sono significativi, ma c’è ancora molto da fare. Abbiamo un gap di decine di anni che vanno colmati immediatamente, e Mieli ci ha spiegato bene, dobbiamo fare i conti con la nostra identità culturale e la nostra storia. Qui c’è un senso di urgenza che io voglio trasmettere al Ministro Franceschini. Oggi la partita per la competitività, per il recupero di quote di mer- cato, per rimettere in moto il paese è una partita che va giocata immediatamente, non abbiamo purtroppo tempo perché da anni diciamo il tempo è scaduto e ora davvero il tempo è scaduto perché la crisi che oggi avvince i mercati del mondo, non fa più prigionieri, ma in questa crisi noi abbiamo enormi opportunità per poter essere vincenti. È vero quello che dice Fortis, è vero quello che molti di noi hanno ripetuto, noi abbiamo oggi grandi opportunità se sappiamo essere consapevoli dei nostri punti di forza. Ma non basta essere consapevoli delle nostre potenzialità, dobbiamo realizzarle perché è vero che noi siamo secondi rispetto alla Germania, ma la Germania è quasi quattro volte più avanti di noi e a me francamente non sta bene vedere la Germania quattro volte più avanti di noi. Abbiamo bisogno di fare di più perché possiamo fare di più e lavorare in questa direzione è possibile. E NRICO M ENTANA Bene, è convincente tutto l’assunto. Non spetta a me giudicare, ma è convincente come ascoltatore. Cosa sono le prime cose da fare, che priorità ci si dà per colmare il gap da ogni punto di vista? 4. L’Alleanza tra cultura e sviluppo 69

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