Firenze2016 CONVEGNO NAZIONALE Arte cultura impresa

A NTONIO D’A MATO Secondo me bisognerebbe lavorare su due fronti, il primo fronte rendere il paese competitivo sui costi. Un’agenda molto chiara con quattro cose da fare: lavoro, fisco, giustizia e sviluppo industriale nella direzione dell’accentuazione dell’inno- vazione come ci ha spiegato prima Calenda, ma mancano gli altri tre aspetti che sono assolutamente fondamentali. Dall’altro lato, quello della crescita del valore aggiunto, bisogna valorizzare e lavorare su questa strada, migliorare la gestione delle nostre città, riqualificare le nostre città. Noi siamo un paese a rischio idrogeologico e abbiamo città che sono al tempo stesso musei a cielo aperto. Riqualificare i musei vuol dire riqualificare le nostre città, il nostro territorio, rimetterlo in sicurezza e qui il pubblico ha molto da fare e il privato può fare moltissimo. Qualcuno pensa che ci sia un problema a racco- gliere soldi nel mondo per investire in Italia e riqualificare il nostro patrimonio? Non c’è nessun problema! Ci sono problemi seri sul piano della governance. Ci sono problemi seri sulla certezza degli interventi che si possono fare nei tempi in cui si possono fare. Ci sono problemi serissimi nel garantire a chi investe nel nostro patrimonio che quell’investimento venga poi mantenuto nel tempo dagli enti pub- blici che ne sono proprietari, con standard adeguati. E NRICO M ENTANA Ci vuole un veicolo particolare per tutte le riforme? A NTONIO D’A MATO Ci vogliono riforme, interventi di legge, oggetto sul quale nelle prossime settimane insieme con il Ministro Franceschini ci mettiamo a lavorare. E NRICO M ENTANA Allora mi sembra di essere un apostrofo rosa in un rapporto amoroso che è già iniziato. Cosa risponde Franceschini che non è colto di sorpresa, come ha detto D’Amato, a questa apertura, a questa disponibilità, a questa concretezza espressa da D’Amato? Arte, cultura e impresa 70

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