Firenze2016 CONVEGNO NAZIONALE Arte cultura impresa

niente perché tanto sempre quello arrivava e tutto finiva nel calderone del mini- stero dell’economia. Adesso la riforma dei musei c’è, i musei non dipendono dalle sovraintendenze, trattengono tutti gli incassi e i proventi, ogni museo è dotato di un comitato scien- tifico, ha uno statuto, ha un bilancio. Ora sono venti, ma a breve saranno trenta, i più grandi musei italiani che hanno una loro autonomia contabile e fiscale, hanno un direttore, ce ne sono alcuni scelti con una selezione internazionale, vi ricorde- rete la polemica dell’anno scorso che 7 su 20 venivano da altri paesi. Pensiamo che solo questo dimostra il nostro livello di arretratezza, perché a Londra, dove il direttore della National Gallery è un italiano o del British Museum dove c’è un tedesco, nessuno ha posto il problema degli stranieri, dovrebbe sempre valere il curriculum, la professionalità. Stiamo andando anche noi in quella direzione, d’al- tronde anche i direttori viaggiano in mezzo a mille difficoltà perché la burocrazia e il cambiamento delle riforme richiedono tempo, è un grande cambiamento e al- cuni risultati sono arrivati. Quante volte nella classifica dei primi 10 musei del mondo avrete visto un museo italiano? Non c’è nessun museo italiano, non ci sarà mai perché non esiste il Louvre o la National Gallery, la nostra forza è questo si- stema diffuso e i musei statali italiani, quindi il 10%, sono passati da 38 milioni e mezzo di visitatori nel 2014 a 43 milioni e mezzo nel 2015, quest’anno saremo sopra i 45 milioni, quindi 7 milioni di visitatori in più in tre anni. E NRICO M ENTANA Paganti? D ARIO F RANCESCHINI Rispetto a prima è raddoppiata la quota di paganti. Entravano gratis tutti gli over 65 anni, comprese le comitive di turisti giapponesi o tedeschi miliardari che en- travano gratis nei musei. Abbiamo detto: si paga tutti sopra i 25 anni, compen- sandolo con la prima domenica del mese gratuita, iniziativa questa diventata un grande fatto cittadino e pedagogico. La prima domenica del mese visitano i musei ormai 700-800.000 persone, ma se vanno al museo si fermano al bookshop, al Arte, cultura e impresa 72

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