Firenze2016 CONVEGNO NAZIONALE Arte cultura impresa

bar, prendono la macchina, vanno al ristorante. È anche un fattore di ricchezza e anche un fattore pedagogico, quindi c’è una crescita forte. Se noi guardiamo i dati dei nostri musei tutti insieme, facciamo molti più visitatori della Francia. So che c’è molto da fare, però quello che dobbiamo fare è davvero metterci un po’ di fi- ducia, mi pare che su questo siamo d’accordo. Io mi sono battuto appena arrivato perché ci fosse un incentivo fiscale forte per i privati. Non c’era. Ho sentito per tanti anni le grandi imprese e le piccole imprese dire che non c’erano incentivi fiscali. E NRICO M ENTANA Qual è stata la risposta? D ARIO F RANCESCHINI L’abbiamo approvato alla fine del 2014: l’Art bonus che è l’incentivo fiscale più forte d’Europa: 65% di credito d’imposta in 3 anni, non in 10, come le ristruttu- razioni edilizie. Vale per imprese e per privati, non ha limite né verso il basso né verso l’alto. È semplice perché basta fare il bonifico sull’iban del museo, della fon- dazione lirica o del comune per interventi sul patrimonio pubblico e allegarlo alla dichiarazione dei redditi per la parte privata. I risultati sono stati molto positivi: siamo arrivati a 120 milioni di donazioni, con oltre 3.000 donatori. Siamo appena all’inizio perché adesso l’incentivo non è più sperimentale, è stato stabilizzato. Io credo che la parte più importante non sia nell’aspetto materiale, che naturalmente è importante, ma sia nell’aspetto, anche in questo caso, pedagogico. Nei paesi dove c’è una grande tradizione di mecenatismo, di filantropia, come gli Stati Uniti, la Francia e i paesi anglosassoni, c’è perché quella cultura della filantropia è stata aiu- tata dall’incentivo fiscale che da noi non c’era, adesso finalmente c’è. Da quando è stato stabilizzato l’Art bonus ci sono anche alcune grandi imprese che stanno in- dividuando nel nostro patrimonio nazionale alcuni interventi simbolo come è stato il Colosseo per Della Valle, come è stata la Fontana di Trevi per Fendi e ci sono stati altri interventi importanti anche a Firenze. Ecco spero che si possa capire che tra privato e pubblico bisogna lavorare insieme e individuare la vocazione del 4. L’Alleanza tra cultura e sviluppo 73

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