Firenze2016 CONVEGNO NAZIONALE Arte cultura impresa

presenta un enorme ostacolo agli investimenti, così come il rapporto tra fisco e contribuenti. Però c’è l’altro aspetto, tutta la congerie di intrecci burocratici am- ministrativi. Stiamo andando nella direzione giusta? Sì. Abbiamo fatto dei passi avanti? Sì. C’è ancora moltissimo da fare? Certamente. Noi cerchiamo di dare un contributo, però occorre intervenire in maniera anche più forte e centralizzata, ci sono delle questioni che non possono essere delegate e decentrate, ma vanno ac- centrate con grande capacità di coordinamento perché è in gioco il sistema paese, è in gioco la sua immagine e la sua reputazione. D ARIO F RANCESCHINI Alcune cose le abbiamo davanti, ma sono opportunità che il paese deve saper co- gliere. Parlo solo della parte che mi riguarda, nella riforma costituzionale si ripor- tano allo stato le funzioni di promozione sul turismo, le politiche di valorizzazione dei beni culturali, quindi non soltanto la proprietà. In un mondo sempre più grande in cui l’Italia è già piccola, c’è bisogno che alcune politiche siano almeno a livello nazionale, alcune dovrebbero essere a un livello europeo, sicuramente non così frammentate e la riforma va in quella direzione. Penso che il tema sia condividere l’obiettivo. Ora la svolta che c’è stata nel paese, il nostro incontro di oggi, l’accordo che abbiamo firmato e il fatto che sia stato chiamato il ministro della cultura a parlare all’ultima assemblea di Confindustria, significa che questo tema, che prima era predicato da un po’ di gente qua e là e dagli operatori del settore, sta acquisendo la consapevolezza che l’investimento in questo campo è una grande opportunità strategica per il paese. Nel mondo globale non è che tutti i paesi potranno continuare ad essere competitivi su tutto, come sta già accadendo, ognuno cerca di individuare i settori su cui è più competitivo, su cui è inimitabile, su cui ha un processo di tenuta nel lungo termine. Per noi si- curamente questa reputazione, chiamiamola bellezza, significa valorizzare quello che abbiamo, poi ognuno fa la propria parte. Se mi chiede qual è la soluzione, certo ci sono tutte le riforme della pubblica am- ministrazione, della giustizia, tutte vere, ma intanto in questo campo se condivi- 4. L’Alleanza tra cultura e sviluppo 77

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