Firenze2016 CONVEGNO NAZIONALE Arte cultura impresa

zando il brand Italia. Si tratta di individuare i modi per rendere più esplicita la re- lazione fra i valori culturali intrinseci all’idea di Italianità e i prodotti dell’industria nazionale. Soprattutto in un contesto economico ormai globale, fortemente inte- grato, che ha abbattuto molte barriere materiali e ha spostato l’attenzione sui fat- tori più sofisticati: sviluppare una linea di attenzione al connubio cultura-impresa potrebbe portare rilevanti vantaggi competitivi. Il minimalismo italiano ha spesso mostrato l’essenza dei processi produttivi, è stato anche refrattario al superfluo e al ridondante nelle relazioni con il mercato. Oggi la digitalizzazione influisce sui cicli di vita dei prodotti, comprimendoli e annul- lando le distanze fra mercati e fra luoghi di produzione e di scambio. Presentarsi agili e tempestivi nel rinnovamento può essere un vantaggio molto importante. 2.5. Un’attitudine speciale all’innovazione In ognuna dei diversi cicli di rivoluzione tecnologica l’Italia, scontando un ritardo nei processi di modernizzazione, ha sempre avuto un ruolo da inseguitore, ma nello stesso tempo ha saputo esprimere iniziative di eccellenza (ad esempio nei mezzi di trasporto, nei macchinari, ma anche nell’informatica, nell’impiantistica, nella chimica) che hanno consentito di ridurre progressivamente il ritardo, dif- fondendo dall’alto delle imprese più avanzate i risultati dell’innovazione e conta- minando positivamente le filiere produttive collegate alle medie e grandi imprese. Ma ciò non basta a spiegare come l’Italia, negli anni ’50, nel giro di trent’anni, abbia raggiunto posizioni di primato fra i paesi più industrializzati. Hanno avuto modo di dispiegarsi processi imitativi ed emulativi che trovano ancora origine in quegli ambienti competitivi e collaborativi che furono le botteghe guidate da uno spirito creativo e orgoglioso del proprio sapere accumulato. Le ragioni di questo successo risiedono in una speciale capacità di essere alla con- tinua ricerca del nuovo e di realizzarlo attraverso una straordinaria attitudine allo sfruttamento, al miglioramento e all’adattamento delle tecnologie esistenti. La chiave sta nell’adozione creativa di tecnologie straniere. Come ricorda la Banca d’Italia in un volume dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia, la costante impor- 5. Documenti 97

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