14 Il Collegio compie 50 anni IL COLLEGIO E GLI ALUMNI Un valore per gli studenti e le città universitarie di Vincenzo Salvatore, Presidente Conferenza dei Collegi Universitari di Merito I collegi universitari legalmente riconosciuti sono definiti dall’art. 5, comma 3, lettera f, della legge di riforma del sistema universitario del 30 dicembre 2010, n. 240 (c.d. legge Gelmini) quali “strutture a carattere residenziale, di rilevanza nazionale, di elevata qualificazione culturale, che assicurano agli studenti servizi educativi, di orientamento e di integrazione dell’offerta formativa degli atenei” nel rispetto dei requisiti e degli standard minimi a carattere istituzionale, logistico e funzionale necessari per il riconoscimento e il successivo accreditamento da parte del ministero dell’Università e della Ricerca. L’art. 15 del D. Lgs. 29 marzo 2012, n. 68, precisa poi che ai collegi universitari legalmente riconosciuti è assegnato il compito di perseguire la valorizzazione del merito e l’interculturalità della preparazione, assicurando a ciascuno studente, sulla base di un progetto personalizzato, servizi educativi, di orientamento e di integrazione dei servizi formativi. Con il riconoscimento ministeriale il collegio universitario acquisisce la qualifica di “collegio universitario di merito”. Compito precipuo dei Collegi di merito riconosciuti è quello di sostenere gli studenti meritevoli, anche se privi di mezzi, concorrendo così a realizzare l’obiettivo sancito dalla nostra Costituzione (art. 34, comma 3). La rete italiana dei collegi universitari di merito è oggi costituita da 54 collegi universitari presenti in 17 città italiane (Torino, Genova, Milano, Pavia, Brescia, Padova, Verona, Trieste, Modena, Bologna, Perugia, Roma, Napoli, Bari, Catania, Palermo e Cagliari), gestiti da 19 enti (prevalentemente fondazioni) che non perseguono fini di lucro. I collegi universitari di merito rappresentano e devono continuare a rappresentare per le città universitarie e per gli studenti che scelgono dove studiare un valore e un elemento di attrazione. L’ammissione che avviene solo per meriti scolastici, le borse di studio che coprono una parte consistente delle spese, i tutor che seguono gli studenti durante il percorso di studio, insieme alla formazione, agli incontri e agli scambi culturali anche internazionali, sono tutti elementi che caratterizzano i collegi univeristari di merito, valorizzando l’esperienza universitaria e agevolando l’ingresso nel mondo del lavoro. Non è un caso che il 95,3% dei collegiali concluda gli studi nei tempi previsti e il 97,5% abbia un lavoro a un anno dalla laurea. Il 47% dei collegiali segue corsi di laurea in area Stem (Science, Technology, Engineering e Mathematics), a fronte di una media nazionale del 24%, mentre il 16% appartiene all’area medica. I collegi hanno sempre registrato negli ultimi anni un aumento delle richieste di ammissione. Vincenzo Salvatore
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