Matera2019 CONVEGNO NAZIONALE Conoscere per competere

Vorrei ricordare che circa un paio di anni fa, nel corso del convegno di Firenze, approfondimmo uno studio realizzato dalla Boston Consulting nel quale si evi- denziava in maniera molto chiara quale fosse l’impatto antieconomico della repu- tazione, della credibilità del Paese sul valore aggiunto del Made in Italy. Non dimentichiamo che anche nei settori nei quali l’Italia ha una posizione di leader- ship indiscussa dal punto di vista della qualità e anche della quota di mercato, per esempio nicchie nella tecnologia e nella meccanica fine, nicchie importanti nel settore del design, del lusso, della moda e dell’alimentare, scontiamo un 15-20% di price positioning che noi perdiamo come Paese, come sistema delle imprese, come capacità di fare investimenti, come gettito fiscale, come capacità di remu- nerare meglio le nostre professionalità. Il lusso nel mondo, nonostante la grande qualità del Made in Italy, è Made in France. L’alimentare nel mondo ancora una volta è più francese che italiano, non c’è vino italiano che possa essere venduto al prezzo di una media bottiglia francese, pur avendo la nostra qualità sicuramente niente da invidiare, anzi, al contrario. Così vale per tante altre cose che noi produciamo in Italia. Per non parlare della tecnologia, un settore che tutti sottovalutano quando parlano del Made in Italy, ma non dimentichiamo che questo è un Paese che esporta mol- tissima tecnologia di grande qualità. Ma il Made in Germany e il Made in Swisse fanno il 15-20% di prezzo in più. Questo vuol dire che noi dobbiamo ridare alla credibilità, alla reputazione del Paese un’attenzione molto più importante e siste- mica con un punto centrale del rilancio della capacità complessiva di competere. In gran parte da che cosa dipende la reputazione e la nostra credibilità? Dal modo in cui noi interagiamo sul livello internazionale, dal modo in cui facciamo diplo- mazia economica, dal modo in cui governiamo noi stessi, cosa di cui parlerò dopo. Ma dipende anche dal modo in cui noi governiamo e trattiamo le nostre città, il nostro patrimonio artistico, ambientale, culturale. Abbiamo più del 70% del pa- trimonio artistico e culturale nel mondo a casa nostra, lo trattiamo nel modo peg- giore possibile. Da qui abbiamo iniziato questo ragionamento chiedendoci: valorizzare il patri- monio artistico culturale del nostro Paese cosa vuol dire? Proteggerlo anzitutto, Conoscere per competere 104

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