Matera2019 CONVEGNO NAZIONALE Conoscere per competere

Il tema della cultura come un asset competitivo sul quale fare leva ci appartiene, anche perché noi siamo convinti che il patrimonio di cui noi disponiamo, che non abbiamo fatto noi, ma i nostri avi, rappresenti al tempo stesso una grande re- sponsabilità; lo dobbiamo saper tutelare e proteggere. È una grandissima oppor- tunità perché è da lì che noi possiamo trarre nuova linfa, nuovo beneficio per continuare ad essere un sistema che innova e compete sul bello, un qualche cosa che non si compra e non si studia, fa parte della nostra cultura e dei nostri geni. Il bello è rappresentato dalla stratificazione che noi abbiamo alle nostre spalle, ma che naturalmente non può essere un patrimonio finito. Noi stessi abbiamo la re- sponsabilità di continuare ad investire e creare altro patrimonio. Ciascuno di noi quando entra in azienda si chiede: dove voglio portarla? Chiedia- moci, dove vogliamo portare questo Paese? Lo vogliamo portare ai vertici della competizione mondiale, sul bello, sulla qualità, sulla innovazione, sull’intelligenza, sulla capacità di creare un sistema che, dal punto di vista sociale e civile, sia all’al- tezza di quello che la nostra storia ha rappresentato per l’umanità. Lo possiamo fare? Io penso di sì. Tutto sommato siamo un Paese piccolo, invidiato. Tutti vorrebbero mangiare italiano, vorrebbero trascorrere le loro vacanze in Italia, sposarsi in Italia, ritirarsi in Italia, vestire italiano, guidare le automobili italiane, se sono le Ferrari, per le altre bisogna vedere. Sicuramente con i freni di Bombassei, perché quelli funzionano. Tutti ci invidiano, ma siamo al tempo stesso un Paese che da decenni non investe più su se stesso, è in una condizione di abbandono ambientale e di pericolosità dal punto di vista idrogeologico assolutamente carente, le cui città devono essere assolutamente riqualificate e bonificate. Tutto questo è possibile farlo mettendo in moto un circuito virtuoso come dimostra Matera. Era ricordata nei nostri libri di scuola come il segno del degrado del Paese, oggi rappresenta invece un esempio positivo di come una riqualificazione, pur difficile e complessa, possa invertire il senso di marcia e riaprire un discorso diverso. Sicuramente possiamo farcela, però dobbiamo intenderci su cosa vuol dire com- petere, perché per noi imprenditori questo è molto semplice. Noi nasciamo con l’angoscia di fallire, sappiamo che “competo ergo sum”, esisto in quanto sono ca- Conoscere per competere 106

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