Matera2019 CONVEGNO NAZIONALE Conoscere per competere

suna parte del mondo. La stabilità della legislatura è una condizione necessaria, ma non sufficiente perché le cose si facciano, certo, occorre che si sia stabili. Vorrei ricordare che nel corso degli ultimi venti anni questo Paese ha avuto almeno quattro occasioni di grandissimo cambiamento, sprecate, in gran parte o del tutto: 2001, Governo Berlusconi; 2008, secondo Governo Berlusconi; Governo Monti e, per una certa finestra di tempo, Governo Renzi. Quattro volte in venti anni questi governi avevano la possibilità, o per maggioranze parlamentari, o per ciclo di congiunzioni astrali, di fare riforme radicali in tempi brevi. La riforma delle pensioni fatta da Monti è durata una mattinata, negli anni precedenti abbiamo speso anni per fare una riforma delle pensioni. Quindi, momenti straordinari in cui si poteva cambiare il Paese. La stabilità della legislatura è fondamentale per garantire la tenuta, l’orizzonte, la fermezza di una politica del tempo, senza la quale è difficile fare riforme serie ed importanti che però bisogna fare. Quando parliamo di politiche neokeynesiane in un paese che ha bisogno dispera- tamente di investire sulle proprie capacità di riqualificazione urbana, di bonifica ambientale, di risanamento idrogeologico, di collegamento con i mercati con i quali dobbiamo confrontarci, le politiche neokeynesiane sono esattamente l’op- posto di quello che noi stiamo vedendo. Non voglio mancare di rispetto al nostro ministro che ci ha fatto la cortesia di ve- nire qui e del quale condivido moltissime delle cose che ha detto sul suo ministero, però non posso non dire che queste non sono politiche neokeynesiane, ma sono politiche paleo assistenziali. Questo povero Keynes si sta rivoltando nella tomba! Pensare di fare il reddito di cittadinanza vuol dire contribuire ad un millimetro in più di infrastrutture? Quanto lavoro in più creeremmo se mettessimo veramente mano alle infrastrutture? Sul piano della credibilità internazionale, che figura faremmo se domani mattina ci fosse un cambiamento di governo e arrivasse qualcuno che straccia il contratto fatto con la Cina dicendo che non serve più? Un contratto con la Francia l’ab- biamo fatto, un contratto con l’Europa l’abbiamo fatto, quindi non possiamo oggi dire: stracciamoli perché non servono più. Peraltro, quello non è un tema del Pie- Conoscere per competere 110

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