Matera2019 CONVEGNO NAZIONALE Conoscere per competere
dell’appartenenza e della conoscenza della propria storia e della propria esclusività. Questa città ha compreso di essere unica e universale. La lenta marcia di quell’energia sociale di cui parlava l’amico Giorgino si è scate- nata perché lentamente ciò che era vergogna è diventato orgoglio di appartenenza. Un bel giorno nel ’93, quella che era vergogna è diventato Patrimonio Mondiale dell’Umanità, ciò che era vergogna è diventata autostima. A Matera è avvenuto un miracolo o uno scandalo. La questione culturale, o della conoscenza, si è trasformata in una questione po- litica; convinta di essere in una città straordinaria, unica, universale, esclusiva, ma- gnetica, la comunità ha deciso di fare un patto di adesione al destino della polis. Ecco perché un 83enne oggi fa il sindaco di Matera. Questa è l’energia sociale di cui parlava l’amico Giorgino, se posso chiamarlo così, perché mi fa piacere che tutti voi siate legati a quel discorso di comunità. Questo è stato il percorso di crescita, come spesso ho detto, la cultura è conoscenza, è stimolo, ma, soprattutto, la cultura è energia. Questa città oggi vuole esprimere tale energia. Parlo a voi uomini imprenditori che siete il seme a cui aree più deboli e più fragili come questa debbono chiedere attenzione e, possibilmente, atterraggio su questo territorio. Qualche settimana fa io ho avuto un incontro pubblico con il Presidente del Con- siglio e, in maniera ancora una volta spregiudicata e scandalosa, ho chiesto, il sin- daco di Matera non pretende, non esige di ottenere ciò che manca, ma ciò che serve. Se noi dovessimo fare la rivendicazione di ciò che manca, servirebbe un elenco delle cose infinito. Dobbiamo chiedere ciò che serve a questo territorio: il lavoro. Questo è il punto. Una città Capitale Europea della Cultura non può solo distrarsi nella baldoria lu- dica e nelle gioiose attività festaiole che, ovviamente, eccitano, invadono la città, la rendono turisticamente appetibile, ma noi abbiamo il dovere di utilizzare il va- lore reputazionale e il valore sociale di questa città per costruire il futuro. Però noi siamo ambiziosi, amici miei; non è che ci rassegniamo di fronte al rag- giungimento di questo traguardo di Capitale Europea della Cultura; noi siamo sem- 2. Saluti istituzionali e di benvenuto 13
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