Matera2019 CONVEGNO NAZIONALE Conoscere per competere
Tra i paesi europei l’Italia è distante, anche per effetto del Mezzogiorno ma non solo, dalla Germania dove il tasso di occupazione dei laureati a tre anni dalla laurea è del 93%. Questo vuol dire fare dell’investimento formativo un elemento determinante. La variabile tempo è fondamentale. Dobbiamo cercare di rompere questo mecca- nismo perché nel frattempo abbiamo una sorta di diaspora che si sta verificando nel Mezzogiorno. Noi possiamo raccontare le eccellenze ma non possiamo dimen- ticare che circa un quarto dei giovani meridionali si iscrivono alle università del Centro-Nord (vedi slide 22). Niente di male se si verificasse anche un flusso in- verso. La differenza tra emigrazione e mobilità è proprio questa: l’emigrazione è unidirezionale. Purtroppo, nel Mezzogiorno siamo ancora in questa fase; non c’è uno scambio tra Sud e Centro-Nord. Questo vuol dire che un ragazzo su quattro, nel momento in cui si iscrive, pensa di avvicinarsi al suo mercato del lavoro di ri- ferimento. Questo determina un indebolimento del sistema universitario. Quello che dobbiamo spezzare è una sorta di circolo vizioso nella formazione uni- versitaria (vedi slide 23). La migrazione universitaria, per effetto della debolezza del contesto sociale, determina una riduzione degli iscritti, un indebolimento del- l’università, quindi un minore apporto del sistema universitario ai processi di in- novazione, contribuendo ad alimentare sempre più quella debolezza di contesto. Conoscere per competere 38 S LIDE 19 - T ASSO DI OCCUPAZIONE DEI GIOVANI DIPLOMATI E LAUREATI (20-34 ANNI ) CHE HANNO CONSEGUITO IL TITOLO DI STUDIO DA NON PIÙ DI TRE ANNI (2017) Diplomati Laureati Mezzogiorno 30,5 43,7 Centro-Nord 60,1 72,7 Italia 48,4 62,7 UE28 74,1 84,9 Germania 89,1 93,0 Grecia 44,8 55,8 Spagna 57,9 76,6 Francia 61,6 83,0 Regno Unito 79,7 89,7 Fonte: Elaborazioni Svimez su microdati Istat Rcfl ed Eurostat
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