Matera2019 CONVEGNO NAZIONALE Conoscere per competere
Conoscere per competere 54 N ICOLA R OSSI Ordinario di Economia Politica - Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Anzitutto grazie per l’invito. Nel preparare questo mio intervento sono partito proprio dai numeri di Luca Bianchi. I dati di SVIMEZ sono sempre un binario utilissimo su cui far correre i pensieri, ma ad un certo punto non ho potuto non pormi una domanda. Voi tutti siete eccellenze di questo paese, però credo ci inse- gniate che l’eccellenza è condizione necessaria ma non sufficiente se dietro di sé non ha la massa critica, se dietro di sé non ha ciò che domani può essere eccellenza e oggi ancora non lo è. La mia sensazione è che nel Mezzogiorno abbiamo avuto per lungo tempo questo alibi. Ci siamo cioè illusi che la presenza di eccellenze risolvesse il problema. È una storia nota, quella dei “tanti” Mezzogiorni. Ma la realtà dei fatti è che il Mez- zogiorno è oggi la più grande area all’interno dell’Unione Europea non solo in ri- tardo di sviluppo ma che non mostra il minimo segno di convergenza, nella sua generalità. Dopo di che, certo, ci sono le eccellenze, ma il grande problema rimane inalterato da troppo tempo. Ho la netta sensazione che questo problema tenda a perpetuarsi nel tempo e, guar- dando in prospettiva, forse ad accrescersi. I numeri che vedete nelle slide sono il primissimo risultato di un faticoso lavoro di ricerca che l’Istituto Bruno Leoni ha potuto intraprendere grazie, fra l’altro, alla generosità di una persona che conoscete benissimo, Gianfelice Rocca, e di una istituzione il cui nome vi dovrebbe dire molto, la Fondazione Merloni. Ringra- ziamo ambedue di cuore per quanto hanno voluto fare per sostenere questa ricerca. Si tratta di una ricostruzione storica della demografia di impresa, che per il mo- mento va indietro fino agli anni Ottanta, ma che ci auguriamo possa andare presto molto più indietro. Nella fig. 1 abbiamo i numeri relativi alla natalità, la linea gialla riguarda il Mezzogiorno il quale genera meno imprese di tutte le altre circoscrizioni d’Italia le quali, a loro volta, tendono a generarne meno di altri paesi europei. Ne muoiono più o meno tante quante ne muoiono altrove (fig. 2), ma se si fa la differenza per arrivare alla natalità netta (fig. 3) si registrano, nel Mezzogiorno,
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