Matera2019 CONVEGNO NAZIONALE Conoscere per competere

i licei, quelli meno bravi verso gli istituti tecnici. Questo ha determinato una ri- duzione di tecnici, di professionalità vicine all’industria, e quindi, un impoveri- mento del Paese. Questo è il vero problema. Si tratta di un discorso culturale e lo vediamo in primis con i nostri figli: se sono bravi generalmente frequentano il liceo classico o quello scientifico. Quello della scuola è un problema che va affrontato con coraggio. Come diceva prima Nicola Rossi (che io apprezzo molto come economista), alcune norme del- l’università sono fatte più per l’università che per gli studenti e la stessa cosa avviene per le scuole. Le assunzioni nella scuola sono state fatte per azzerare vecchie gra- duatorie di docenti che hanno vinto i concorsi o ricorsi senza tener conto degli effettivi bisogni della scuola di oggi. Nell’ultima “infornata” abbiamo assunto tanti avvocati nelle scuole italiane. Alcune cose vengono fatte più per altre necessità che per il bene degli studenti, più pensando al consenso che alle future generazioni. F RANCESCO G IORGINO Proviamo in modo rapido a definire un nuovo modello di scuola; quali sono i punti su cui andare a lavorare per invertire questa tendenza? A NGELA D’O NGHIA I pilastri della scuola sono tre. Il primo è il luogo dove noi incontriamo questi ragazzi, le infrastrutture. Dobbiamo educarli al bello, si parlava prima dell’importanza della bellezza dei luoghi, quindi immaginiamo come sia difficile educare un ragazzo in un luogo non bello. Questo è il primo dei grandi problemi. Da quanto ho potuto valutare durante questa espe- rienza fatta al governo, ma con l’occhio dell’imprenditore, non si tratta di un pro- blema di quantità della spesa quanto di qualità della spesa. Per alcuni istituti, in cinque anni di locazione, si spende la stessa cifra che servirebbe per costruirli. Pur- troppo però, nel nostro Paese, la complessità del sistema scoraggia anche i migliori amministratori. Gli immobili della scuola, infatti, non sono in capo al Ministero Conoscere per competere 76