Matera2019 CONVEGNO NAZIONALE Conoscere per competere
creto Crescita”. Ne abbiamo già parlato nell’ultimo Consiglio dei Ministri e do- vrebbe essere il prossimo. È imminente. Anche in questo caso si va verso delle semplificazioni, alcune permanenti, altre temporanee, di tutta una serie di deci- sioni che possono essere prese per poter spendere, alienare immobili e altro. Per quanto riguarda la TAV, vorrei fare una riflessione. Da quando faccio questo mestiere, da giugno dell’anno scorso, ho scoperto che c’è un rumore mediatico che non necessariamente ha a che fare con la mia quotidianità. Vi posso assicurare che, fino ad oggi, abbiamo sempre votato i provvedimenti al- l’unanimità in Consiglio dei Ministri. Quello che c’è nel contratto di governo per noi è la stella polare. Tenete conto che, ad oggi, ne abbiamo realizzato tra il 70 e l’80%. Anzi, questo è uno strumento di cui, chi avrà le responsabilità di governo anche in futuro dovrebbe tenere presente perché semplifica il processo decisionale e, soprattutto, rende trasparenti quelle che sono le indicazioni per chi vede l’attività dell’esecutivo dal di fuori. Sul discorso specifico della TAV, il movimento che rappresento è estremamente a favore degli investimenti. Nel caso specifico della TAVTorino-Lione, secondo noi il progetto è sbagliato. Il tema vero è che noi stiamo bucando le Alpi nella direzione sbagliata. Le dobbiamo bucare da Nord a Sud. C’è un progetto che si chiama Al- pTransit, che permette ai C80, i treni lunghi che possono caricare i camion, di passare dall’Italia e attraversare le Alpi. Ci sono passaggi già aperti dagli svizzeri e altri che stiamo mettendo a posto, come ad esempio il Sempione, che vanno in quella direzione. La ragione è che noi vogliamo far lavorare i porti italiani, come Trieste e Genova. Perché dopo il raddoppio del Canale di Suez, le navi dalla Cina possono passare direttamente nel Mediterraneo senza fare più il giro di Panama. Questo è il motivo per cui io continuo ad essere convinto che non si possono but- tare via 2,5 miliardi per fare un’opera che probabilmente a noi non serve, così come ha dimostrato l’analisi costi-benefici. Prendiamo quei soldi e facciamo altro. Si è parlato di infrastrutture nel Sud. Penso che ci sia semplicemente l’imbarazzo della scelta su dove impiegare le risorse e operare. Non dobbiamo solo parlarne, ma dobbiamo agire. 6. La cultura come volano per lo sviluppo economico e sociale del Paese 93
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