Milano2015 CONVEGNO NAZIONALE ImpresaItalia

tere d’acquisto, cominciano a registrare dei miglioramenti di fatturato e di valore aggiunto. C’è una ripresa dell’occupazione che è molto importante perché solo con una ri- presa dell’occupazione la domanda interna si può uscire dalla situazione di difficoltà che abbiamo vissuto. È interessante notare che i dati grezzi – se lasciamo perdere i dati destagionalizzati mensili che tutti i mesi vengono rettificati anche se scatenano dibattiti, una volta c’è la ripresa, il mese dopo non c’è – sul corrispondente mese dell’anno precedente ci dicono che sono tanti i mesi in cui l’occupazione cresce in maniera sensibile. Addirittura sono stati quasi 400.000 gli addetti tra aprile di quest’anno e aprile dell’anno scorso come crescita degli occupati. Concludo con una riflessione. Il settore che più ha sofferto in questa crisi econo- mica è quello delle costruzioni, in cui la tassazione sulla casa, che è servita per mettere a posto i conti pubblici, ha provocato un autentico cataclisma, sia nell’at- teggiamento psicologico dei risparmiatori italiani nella percezione della ricchezza delle famiglie, sul mercato immobiliare e delle costruzioni. Il fatto che la spesa pubblica per infrastrutture si sia fermata e si sia fermata anche l’edilizia privata ha provocato la perdita di oltre 500.000 posti di lavoro. L’Italia è un paese che è come se avesse avuto l’esplosione di una bolla edilizia, di una bolla immobiliare, come è stato in Spagna, negli Stati Uniti, in Irlanda. Ma noi non abbiamo avuto la bolla, abbiamo solo avuto i danni di un’esplosione di una bolla senza averla avuta. Quindi, rilanciare le opere pubbliche innanzitutto e un miglioramento del mercato dell’edilizia privata, a mio avviso, sono fondamentali per recuperare in parte quello che abbiamo perso in questi ultimi anni. Impres@Italia. Rimettere al centro l’impresa per far rinascere l’Italia 42

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