Milano2015 CONVEGNO NAZIONALE ImpresaItalia
quanto mi risulta, le pubbliche amministrazioni vanno a vedere come sono clas- sificate. Quello non è uno strumento scandalistico, è lo strumento di analisi di ciò che sta accadendo e dunque un’opinione pubblica che sia attenta si serve di questi strumenti e credo lo si possa definire un servizio pubblico importante. R OBERTO N APOLETANO Devo chiedere a Franco Bassanini una curiosità: ha capito il motivo per cui si è dovuto dimettere dalla Cassa Depositi e Prestiti? F RANCO B ASSANINI Presidente Cassa Depositi e Prestiti Come è emerso da un comunicato della presidenza del consiglio, ho avuto dallo stesso presidente diverse lusinghiere offerte di altri lavori e di altri incarichi. Ho scelto io, come è emerso sempre dal comunicato, di andare a fare una sorta di se- nior advisor del presidente del consiglio a Palazzo Chigi proprio perché mi con- sentirà di dare qualche contributo al tema che è centrale oggi, le riforme necessarie per rendere competitiva l’Italia e farla ripartire. Credo di aver capito che il problema sia questo. Noi abbiamo praticamente rea- lizzato, con alcuni mesi di anticipo, tutti gli obiettivi del piano industriale 2013/2015 di Cassa Depositi e Prestiti. In cinque anni è raddoppiato il patrimonio netto, si è moltiplicato per dieci il supporto all’economia, siamo arrivati a 400 mi- liardi di attivo, abbiamo superato Caisse des dépôts e stiamo tallonando Caire Kfw. Bisogna pensare a un altro piano industriale. Questo consiglio ha ancora pochi mesi di vita ed è ragionevole pensare che si dia nelle mani di un consiglio nuovo il compito di definire il nuovo piano industriale e attuarlo nei prossimi tre anni. Quindi ha un senso il fatto di cambiare e mettere nelle mani di un nuovo consiglio di amministrazione il compito di scrivere una nuova fase nell’attività di Cassa Depositi e Prestiti. 3. Le riforme per rimettere in moto l’impresa e l’Italia 59
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