Milano2015 CONVEGNO NAZIONALE ImpresaItalia

R OBERTO N APOLETANO Mi pare che da tutti gli interventi sia emerso con grande chiarezza che un punto veramente chiave è il rapporto tra il cittadino, l’impresa e la macchina pubblica. Nel suo nuovo incarico, che consigli si sente di dare su questo tema al presidente Renzi? F RANCO B ASSANINI Sono convinto che dobbiamo essenzialmente affrontare un problema: manca in Italia la capacità imprenditoriale? No. Abbiamo visto i dati di Fortis, il 30% del sistema delle imprese italiane, quelle che lavorano per l’export, ottiene quei risultati nonostante il costo del capitale media- mente è 200 punti base superiore a quello dei competitori tedeschi. Il cuneo fiscale è 48,2% rispetto alla media europea che è del 36%; il costo dell’energia è del 44% superiore alla media europea; il costo della logistica, dall’ultima analisi, 11% su- periore; i costi burocratici, regolamentari, i costi della giustizia, più alti di quelli dei loro competitor. Allora le riforme devono abbattere questi handicap in modo che le imprese che sono competitive e dimostrano grandissima capacità imprenditoriale vadano an- cora meglio, ma anche le altre. Intanto c’è una buona notizia: la recente sentenza della corte costituzionale. Perché è una buona notizia? Perché non ha obbligato il governo a spendere 40 miliardi per pagare le indennità di vacanza contrattuale degli anni passati al pubblico im- piego, ma secondo me, anche per la riapertura della contrattazione, a condizione che la nuova contrattazione sia fatta privilegiando la produttività. Non si tratta di dare aumenti a tutti, ma di darli legati rigorosamente alla produttività delle am- ministrazioni, ai risultati, quindi premiando e per così dire punendo (punendo vuol dire tener fermi ai livelli monetari attuali). Se si fa questo, questa può essere l’occasione, anche perché porta un contributo alla ripresa della domanda interna, se si riapre a incrementi selettivi delle retribu- zioni dei dipendenti pubblici legati ai risultati. 3. Le riforme per rimettere in moto l’impresa e l’Italia 61

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