Milano2015 CONVEGNO NAZIONALE ImpresaItalia

che c’è tra il sistema della ricerca e la comunità tutta, perché quando uno esce dal- l’aeroporto, è il primo messaggio che trova. Sono convinto che noi siamo pronti per accettare questa sfida. Di più: dobbiamo darci un obiettivo forte. Abbiamo perso il 25% della produzione industriale in cinque anni, dobbiamo recuperarla e non si tratta solo di dire: “Siete disposti a rientrare nelle fabbriche?” Noi siamo disposti, anche perché senza un solido tessuto industriale non esiste un’economia sviluppata, siamo disposti a con- dividere questa sfida. Voi siete pronti per farlo? Ricordo quello che è successo negli ultimi cinque anni all’università. Quando sono diventato rettore nel 2009 c’erano tre cose che si dicevano sull’università: basta rettori a vita, basta finanziamenti a pioggia, basta assenza di valutazione. Dopo cinque anni – perché molto in silenzio l’università è stato l’unico comparto della pubblica amministrazione che ha fatto una riforma – i rettori hanno un mandato unico di sei anni. Io finirò fra due mesi e penso che l’università abbia le carte in regola per accettare questa sfida. Che cosa ancora non c’è? Voglio essere molto chiaro anche a costo di essere meno diplomatico di chi mi ha preceduto questa mattina. L’Italia è un paese che si divide in due: da una parte ci sono quelli che dicono per fare e fanno, dall’altra ci sono quelli che dicono per dire e fanno per disfare. Ora io voglio far passare in minoranza i secondi, abbiamo bisogno di dire per fare e fare, il cambiamento deve essere vero. Primo: perché devo pagare di più i miei ricercatori solo perché invecchiano? Io devo poter pagare di più i ricercatori bravi e di meno i ricercatori meno bravi. Non posso farlo. Questa è una prima necessaria riforma, non ci vogliono tanti articolati di legge per farla e si può applicare dal primo gennaio 2016. Secondo: i cambiamenti per essere tali devono essere veri. Noi siamo il paese del Gattopardo, ma c’è un Gattopardo versione uno e c’è un Gattopardo versione moderna. Il Gattopardo versione uno è classico, cambiare tutto affinché nulla cambi, il Gat- topardo versione moderna è cambiare così lentamente affinché nulla cambi, perché se lei fa una riforma, qualunque essa sia, che va regime nel 2040, è Gattopardo. Qui c’è un bisogno del cambiamento di poche cose, ben fatte, subito. E quando si parlava execution e si diceva che ne abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di una Impres@Italia. Rimettere al centro l’impresa per far rinascere l’Italia 72

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