Milano2015 CONVEGNO NAZIONALE ImpresaItalia

Abbiamo portato 110 milioni di finanziamenti competitivi, 10 startup , creato 300 posti di lavoro. Dopo sette anni di attività i nostri indicatori più accademici sono a livello di Weismann e di Mit, ma in realtà il punto fondamentale è che l’Istituto ha dimostrato che con un’organizzazione di standard assolutamente internazionale e quindi sostanzialmente con un reclutamento che non passa nella funzione pub- blica attraverso la Gazzetta Ufficiale, ma con un reclutamento competitivo su base internazionale, il 50% del nostro staff viene da 56 nazioni e questa è la dimostra- zione che si può invertire la fuga dei cervelli. La fuga dei cervelli non è il problema, è semplicemente la conseguenza di un modo medioevale di fare reclutamento nel settore competitivo della ricerca e dell’innovazione. La seconda dimostrazione, a mio parere, che ha dato l’Istituto è che è necessario avere un piano di lungo termine. L’innovazione, la ricerca, gli scienziati, hanno un dovere: scommettere sull’immagine del loro paese. Noi abbiamo fatto una scelta chiara, un sistema di tecnologie centrate intorno all’essere umano, welfare tecno- logico, materiali sostenibili. Cose che toccano le vette della manifattura, della ro- botica, dell’automazione, dell’intelligenza artificiale in cui il nostro Paese ha un grande track record . Le prime conseguenze di questa scelta si vedranno già oggi: l’anno prossimo metteremo in commercio le prime protesi in plastica per gli am- putati, le prime macchine di riabilitazione intelligenti; abbiamo i primi brevetti sulla plastica totalmente prodotta da scarto vegetale. C’è possibilità di fare molto, però bisogna essere chiari su due punti. Primo: la valutazione deve essere spietata. Il rettore Paleari ha detto tutto e io sono completamente d’accordo, ma aggiungo una nota un po’ più cattiva. A seguito di una valutazione bisogna premiare i bravi, ma bisogna chiudere quelli che non sono stati bravi. Non esiste nella storia di questo Paese una cosa che sia stata chiusa per scarso rendimento, è più facile essere rimossi per eccesso di successo che per palese manifesta incapacità. Il secondo punto: faccio riferimento alla provocazione scientifica. Io sono un na- notecnologo, quindi quando il rettore parlava di carbonio e diamante, ovviamente sposo la causa. Il carbonio in maniera disordinata crea il carbone; se lo mettiamo ai vertici di questi tetraedri, sempre il carbonio fa il diamante, però c’è diamante 4. Capitale umano e innovazione 75

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