Milano2015 CONVEGNO NAZIONALE ImpresaItalia

l’Italia è sempre stata assente. Ci stiamo attrezzando. Dall’altra parte, con l’università stiamo cercando di portare avanti dei centri di ricerca tecnologica per il trapasso di competenze. Questi centri dovrebbero essere il collettore tra l’impresa e l’università, proprio per avvicinare sempre di più il mondo della scuola all’impresa. Oltretutto per le piccole aziende, che sono alla ricerca di competenze specifiche è difficile dialogare direttamente. Stiamo facendo un lavoro comune con l’università, abbiamo capito che oggi i prodotti si cambiano, si innovano se c’è anche l’apporto della scienza e della tecnologia. Ormai sono cambiate le condizioni produttive, sono cambiati i prodotti, sono cambiate le condizioni dei clienti in termini di consegne, qualità, prezzo, per cui oggi siamo arrivati a un passaggio nuovo, a una nuova innovazione che implica anche un nuovo sistema di azienda, una nuova organizzazione, sia dal punto di vista tecnologico, sia dal punto di vista gestionale. Devo dire che le imprese sono pronte, l’hanno dimostrato, continuano a investire. Noi dobbiamo però creare le condizioni perché le imprese possano continuare a lavorare. Anche qui, il discorso delle riforme che ho sentito prima: basta parlare, bisogna fare i fatti come hanno fatto le imprese. Bisogna smetterla di piangerci addosso. Bisogna, tutti assieme, sforzarsi affinché l’impresa venga messa nelle con- dizioni di poter lavorare. Noi non chiediamo favori o piaceri. Noi chiediamo solo di poter essere liberi di lavorare in un mercato libero, in una economia globale. Solo in un mercato libero dove vengano rispettate le leggi e le regole si può vera- mente parlare di crescita e di sviluppo. R OBERTO N APOLETANO Vorrei vedere veramente cambiare le cose, ma a partire dalle cose più semplici e dalle cose più piccole. Se il rettore Anelli decide che quest’aula la chiude un’ora dopo rispetto all’ora canonica, lui deve fare un foglio dove le prime tre pagine sono, “visto, visto, visto”, e poi alla fine l’aula magna è chiusa alle ore 20. La ri- forma della pubblica amministrazione è una riforma nella quale il rettore Anelli scrive: Visto tutto quello che c’era da vedere, si chiude un’ora dopo. Finito. Questa è la riforma. Se noi non partiamo da qui – e noi non abbiamo fatto nessun passo 4. Capitale umano e innovazione 79

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