Milano2015 CONVEGNO NAZIONALE ImpresaItalia

G IORGIO S QUINZI Presidente Confindustria Il tema scelto per questo convegno è, a mio avviso, fondamentale per il nostro Paese, mi ha anche fatto da guida in questi anni di presidenza in Confindustria. Questo nostro straordinario Paese, che pare sempre assumere con difficoltà un’an- datura stabile di riforme e innovazione, dovrebbe, infatti, prima di tante altre con- siderazioni, farsi finalmente consapevole dei valori che possiede e del grande patrimonio di cultura, di lavoro, di voglia di futuro che ha nelle sue imprese. Siamo ancora, e lo dico con grande orgoglio, la seconda nazione manifatturiera d’Europa, uno dei primi cinque paesi al mondo per export industriale. Siamo leader in molte case di prodotto, come ci ha dimostrato e ci mostra conti- nuamente Marco Fortis. Gareggiamo tra i migliori al mondo nelle tecnologie della sostenibilità, nei beni strumentali, nel farmaco, nel biotech, in moltissimi campi del midtech siamo presi a modello. I nostri scienziati e tecnologi sono ai massimi livelli di organismi in- ternazionali per la ricerca e molte delle nostre filiere di piccole e medie imprese competono in modo agguerrito e competente sui mercati globali. Eppure dei nostri valori scientifici e industriali, di quanto valgano e siano ammirati e imitati in tutto il mondo, parliamo poco, anzi, troppo spesso quasi li dimenti- chiamo. Voi ne siete perfettamente a conoscenza, ma è sempre bene ricordare, che a causa di questa lunghissima crisi che abbiamo vissuto, la deindustrializzazione in Italia è stata violenta, con una perdita di 5 punti percentuali in termini di valore indu- striale sul Pil. Dal 23% del 2000 al 18% del 2013 abbiamo perso una quantità inestimabile di capitale sociale in termini di occupazione e imprese, abbiamo su- bito una emorragia di risorse intellettuali di qualità che hanno trovato migliori opportunità all’estero. 5. Interventi conclusivi 85

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