Milano2015 CONVEGNO NAZIONALE ImpresaItalia

Nonostante tutto, la nostra industria è ancora la forza più viva del Paese, come ha detto il mio amico Marco Bonometti. Abbiamo bisogno di riforme esattamente quanto di una stagione lunga di applicazione sistematica di strumenti di intervento per le imprese, che siano durevoli, semplici e trasparenti. Solo la ripresa della produzione reale, solo la “fabbrica”, in tutte le sue declinazioni può darci crescita duratura e lavoro e agganciarci ad una ripresa che peraltro è in corso un po’ ovunque. Per avere risultati stabili ci vuole una visione di politica in- dustriale, delle regole moderne che favoriscano gli investimenti e politiche con stru- menti affidabili e di cui si possano misurare i risultati nel tempo correggendone gli errori. Non si raggiunge alcun tipo di risultato sparando un solo colpo e sperando nella fortuna, questo vale nell’impresa, nella vita personale e ovviamente in politica. Chi ha modo di girare il mondo sa che buona parte del pianeta la sfiducia del 2008 se l’è lasciata alle spalle. La produzione mondiale è salita dal 2008 di oltre il 40%, stanno cambiando le catene globali del valore, molte attività di produzione vengono rimpatriate anche nel nostro vecchio continente. Nel 2014 il valore aggiunto della produzione industriale mondiale ha superato i 13 trilioni di dollari, la carta geopolitica mondiale dell’industria è stata ridisegnata ed è ormai multipolare. Nuovi grandi poteri si sono affacciati da protagonisti. Qui in Eu- ropa le condizioni sono assai favorevoli in questo momento, a cominciare dal prezzo del petrolio e di molte materie prime, per continuare con i tassi ridotti dal quantitative easing della Banca centrale europea e con gli effetti di una robusta svalutazione del- l’euro. Questi elementi concomitanti hanno ovviamente prodotto un po’ di crescita. Dobbiamo, però, avere ben chiaro che queste condizioni rispondono a particolari equi- libri geopolitici, che possono variare in qualunque momento a seconda di logiche e di influenze internazionali che si possono andare a ricostituire in forme diverse. Perciò è di vitale importanza per noi, paese a bassa crescita e produttività, cogliere adesso fino in fondo l’allineamento positivo degli assetti macroeconomici in essere. Queste condizioni sono il contesto in cui si sta realizzando una nuova rivoluzione, un cambiamento di paradigma paragonabile a ciò che è stato l’avvento dell’energia o della automazione. Impres@Italia. Rimettere al centro l’impresa per far rinascere l’Italia 86

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