Milano2015 CONVEGNO NAZIONALE ImpresaItalia

conto nel discorso più moderno e contemporaneo di università che devono com- petere sul mercato dell’intelligenza e della formazione a livello mondiale, che noi non possiamo avere un sistema che garantisce tutti allontanando i meritevoli e bravi che magari vanno altrove. Quindi, questa riforma è partita ed è stata una ri- forma buona, ma oggi mi sembra che il governo abbia smarrito un po’ la strada della riforma, mi pare che si proceda in maniera abbastanza confusa, un po’ incerta e di questo sono abbastanza preoccupato. La riforma della scuola, che non aveva grandi elementi innovativi, ma qualcuno lo aveva, è partita in un modo ed è arrivata in un altro. Su altre riforme fondamentali, dal fisco alla giustizia, noi abbiamo ancora una grandissima incertezza, nei tempi e soprattutto nei contenuti. Qui noi dobbiamo, tutti, con grande forza e decisione essere presenti nel mantenere la cadenza del passo riformista, perché la cadenza del passo riformista in un mercato come quello che ci hanno descritto questa mattina i relatori che sono intervenuti nel panel è un elemento fondamentale. Non abbiamo tempi lunghi per poterci rimettere in piedi, è vero che magari abbiamo decenni di riforme arretrate da fare, ma purtroppo il tempo per farle non lo abbiamo più. Ep- pure ci sono alcuni punti critici sui quali si può giocare da subito la differenza per rimettere il Paese in condizioni di competere. Tre in particolare che sono emersi anche nel dibattito di questa mattina; il primo, noi abbiamo bisogno della certezza del diritto, la certezza del diritto è imprescindibile, la certezza del diritto vuol dire riforma della giustizia, tempi certi. La certezza del diritto vuol dire anche certezza dei rapporti tra cittadino, imprese e fisco oltre che giustizia. Abbiamo bisogno al tempo stesso di una riforma fiscale che consenta alle imprese di reinvestire nelle proprie aziende. Oggi noi competiamo in un mercato mondiale, lo ha fatto vedere molto bene la dottoressa Mann, la pressione fiscale sul reddito d’impresa in Italia è tale da impedire alle imprese di venire ad investire in Italia. Eppure in questo momento noi leggiamo sui giornali di grande impegno che il governo profonde nel difendere sui tavoli di crisi la permanenza di imprese, so- prattutto multinazionali che vogliono andare via dall’Italia, e lì si trovano mecca- nismi, incentivi, vantaggi per consentire alle imprese di rimanere. Dall’altro lato leggiamo anche la grande iniziativa che il governo continua a sostenere nell’attrarre investimenti stranieri. Ultimo caso quello della Lamborghini, pacchetti di inse- 5. Interventi conclusivi 93

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