Napoli2019 CONVEGNO NAZIONALE Europa Radici Ragioni Futuro

Pensare che la cooperazione possa nascere solamente da uno slancio d’intenti e non leggere anche tendenze e tentazioni egemoniche in quelle grandi potenze che nel mondo si stanno affermando come leader nell’attrazione e nella creazione di investimenti, ad esempio come sta avvenendo tra Cina e Stati Uniti, dove la povera Europa rimane veramente ai margini, vuol dire non aver capito qual è la direzione e la dimensione nella quale sta andando la globalizzazione. Chi come noi impren- ditori gira il mondo capisce che queste cose sono reali, stanno accadendo e richie- dono interventi di tipo diverso. Abbiamo bisogno di Europa, quindi, oggi più che mai. Ne abbiamo bisogno per garantire la pace, ne abbiamo bisogno per governare la sostenibilità del pianeta, ne abbiamo bisogno anche per equilibrare una globalizzazione che corre il rischio di non fare prigionieri e ne abbiamo bisogno soprattutto per garantire quel be- nessere, quella difesa delle conquiste sociali che sono un patrimonio della nostra storia e della nostra civiltà e che sono anche indispensabili perché il ceto medio, la vera spina dorsale della democrazia, possa continuare a rappresentare la garanzia anche nel futuro di un equilibrio democratico. Sappiamo che ogni volta, e la storia ce lo dimostra, che il ceto medio viene a sof- frire o viene compresso, e purtroppo questo è quanto sta accadendo in tutte le de- mocrazie occidentali negli ultimi anni, nascono poi intolleranze, razzismi, sentimenti che hanno proiettato nel secolo scorso ombre terribili e che noi dob- biamo saper combattere, saper contrastare, riaffermando i valori e le opportunità della nostra civiltà e della nostra storia. Abbiamo bisogno di più Europa. Vogliamo più Europa. Abbiamo, però, anche bisogno di un’Europa diversa, di un’Europa che sappia uscire dal guado nel quale purtroppo oggi è scivolata, come il dibattito di oggi ha chiaramente indicato, che sappia soprattutto realizzare quelle dinamiche fonda- mentali proprio per recuperare un ruolo all’interno e all’esterno dei nostri confini del quale non possiamo più fare a meno. Penso a un’Europa che, quindi, sappia anche garantire ai propri cittadini capacità di crescita e capacità di sviluppo. Diceva Quadrio Curzio, chiudendo il suo inter- vento, per il quale lo ringrazio, che l’Europa oggi non ha superato la sua crisi. Io 6. Conclusioni 99

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