Napoli2019 CONVEGNO NAZIONALE Europa Radici Ragioni Futuro

con cui condividiamo qualcosa di più che l’appartenenza alla specie umana: ad esempio una lingua, una lunga vicenda comune, medesime abitudini, identici va- lori. Nel mondo reale solo verso queste persone possiamo sentirci spinti a condi- videre obblighi, speranze e – aspetto non proprio indifferente – anche le risorse. Chi potrebbe mai essere indotto a pagare le tasse sapendo che il loro ricavato serve genericamente all’“umanità”? Lo Stato nazionale ha voluto dire la creazione per l’appunto di una larga comunità di cittadini. Cioè d’individui retti e tenuti insieme da un comune retaggio sto- rico-culturale che ogni giorno li convince di partecipare a istituzioni comuni e a un comune destino. A evocare il quale, a scolpirlo nel cuore con la potenza dei simboli hanno provveduto nel tempo il culto della bandiera, il canto e la musica degli inni patriottici, le grandi festività nazionali che ricordano i momenti gloriosi o drammatici di quel destino che è stato insieme il destino di una collettività e quello di milioni di individui. Almeno da due secoli a questa parte, in misura maggiore o minore, milioni e mi- lioni di europei hanno condiviso l’esperienza riassunta in quanto ho detto finora. La loro vita materiale, il loro mondo spirituale e culturale, la loro pratica delle isti- tuzioni e della politica, il loro immaginario, tutto insomma ha parlato loro dello Stato nazionale. Come è possibile non tenerne conto? Ma a questo punto il discorso sulle radici si complica. È a questo punto infatti che tale discorso passa dall’ambito delle differenze tra l’Europa e gli altri luoghi del pianeta menzionate all’inizio, fondate su dati assai concreti, materiali, ad un ambito invece immateriale, dove con il trascorrere del tempo un deposito di vissuto collettivo ha dato vita a una vasta costruzione psico-emotiva, a una memoria, carica di un valore sentimentale. L’identità europea di cui ci riesce oggi così difficile par- lare è legata intimamente a questa lunga durata della memoria, di una memoria formatasi intorno alle differenze di cui ho detto all’inizio, articolate a loro volta nelle specificità dei singoli casi nazionali. Il punto chiave è che questa identità, che è un prodotto del passato, è però inevi- tabilmente sentita anche come un lascito, cioè come qualcosa che abbiamo rice- vuto dai nostri predecessori ma che desideriamo anche trasmettere in qualche 3. Europa: le radici 23

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