Napoli2019 CONVEGNO NAZIONALE Europa Radici Ragioni Futuro

fetti terribili. Non è un caso se proprio in Europa la politica è stata separata dalla religione (l’opposizione non è tra Cesare e Dio, ma tra Dio e Mammona): la so- vranità è andata incontro a molteplici limitazioni, la separazione dei poteri si è progressivamente imposta, i principi liberali si sono diffusi, la democrazia è stata pensata e praticata ecc. E così l’Europa è stata autorevole per l’intero pianeta. Il riconoscimento dei diritti umani ha radici europee. Ed appartiene alla tradizione europea il legame tra l’esercizio del potere e la protezione dei cittadini: dai re tau- maturghi medievali al moderno welfare state, in Europa il potere è chiamato a prendersi cura della vita degli uomini e delle donne che la popolano. La seconda prospettiva ideale dell’Europa è la sua innata “universalità”. Direi che il genio europeo è identificabile con una capacità di rapportarsi ad altre aree del pia- neta terra e di “pensare” il mondo intero in una visione universale che è propria della tradizione ebraico-cristiana. Il cristianesimo è per sua natura universale. Ecco perché l’Europa si è concepita anche come un soggetto storico che si costruisce e si organizza intorno a principi, obiettivi e iniziative in grado di coinvolgere il mondo intero. Questa spinta ha prodotto un progetto particolarmente rilevante nella storia degli ultimi cinque secoli: il progetto Occidente. Naturalmente, il modo in cui gli europei hanno praticato l’universalità è stato spesso censurabile, specie quando si è preteso di imporre con la forza l’egemonia europea. Eppure, l’apertura di orizzonti che investe l’umanità intera resta fondamentalmente valida e, anzi, preoccupano alcune tendenze attuali al ripiegamento degli europei su loro stessi. L’Europa dalle radici ebraico-cristiane è assieme locale e universale. Insomma ha una identità capace di accogliere, forse l’unica identità nel pianeta capace di tenere insieme le innumerevoli diversità del pianeta. Un vescovo della prima Chiesa cri- stiana, Ignazio di Antiochia, mentre veniva portato dal Medio Oriente a Roma per essere martirizzato, scriveva ai suoi fedeli: «In tempi gravi, come quelli che stiamo vivendo, il cristianesimo non è questione di convincimento, ma di gran- dezza». Oggi siamo di fronte ad un bivio per l’Europa: o rimanere divisa e piccola, oppure ritrovare quelle radici che l’hanno resa grande e universale, attrattiva e creativa. Oggi è tempo di abbeverarsi nuovamente a quelle radici per ritrovare la grandezza. È tutto qui il tema dell’Europa. Grazie. 3. Europa: le radici 31

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