Napoli2019 CONVEGNO NAZIONALE Europa Radici Ragioni Futuro

Ho anticipato come secondo punto che l’Europa è una necessità. Che cosa vuol dire? Comunque la guardiamo, dal nostro punto di vista o da quello del mondo, è un’Europa necessaria. Cominciamo dal punto di vista del mondo, e non tratto le questioni umanitarie, su cui l’amico don Paglia sa tanto, ma prendiamo per esempio la regolamentazione e il controllo dei big data, una cosa che ci riguarda tutti. Siamo seri, gli Stati Uniti non faranno molto in questa direzione. Hanno troppi interessi economici importanti, troppe grandi compagnie che controllano il mondo, e quindi non regolamenteranno il sistema. Analogamente la Cina non lo farà: ha un interesse politico alla sicurezza, a controllare il territorio e le persone troppo forte per farlo. L’unica forza al mondo che può agire seriamente sui big data e ha cominciato a farlo col famoso GDPR (General Data Protection Regulation Act) è l’Europa. Nell’interesse del mondo, quindi, non nostro, ma di tutti, senza l’Europa non si controllano i big data, che oggi sono il motore dell’economia e della politica. Senza Europa, quindi, non si fa una cosa fondamentale, secondo me. Il secondo aspetto di questo punto riguarda l’Europa nella prospettiva di noi ita- liani. Ho qui in mente soprattutto le cosiddette trading policies, le politiche dello scambio. È chiaro che in questo ambito l’Europa ci impone delle regole, e quindi in qualche modo limita la nostra libertà di contrattare e scambiare, e può perciò essere vista come un ostacolo non sopportabile. Bisogna però pensare al tempo stesso che proprio in questo ambito ci dà una forza enorme. Se c’è un teorema ge- nerale che verte sulle politiche dello scambio, è quello secondo cui la tua capacità di contrattare dipende dall’ampiezza del mercato. Ebbene, il mercato europeo è il più grande del mondo. Se vogliamo contrattare i nostri prodotti in giro per il mondo, e credo che i Cavalieri del lavoro lo sappiano benissimo, e possiamo con- tare su un mercato di 500 milioni, è cosa ben diversa che se contiamo soltanto sul mercato italiano. Come mercato italiano, siamo una pulce; come mercato europeo, siamo i più grandi del mondo. Non bisogna dimenticarlo. Si tratta in conclusione senza dubbio di un limite posto alle nostre decisioni in materia, quindi, ma di un limite che in cambio ci consente una potenza di contrattazione enorme. Il terzo punto, che riguarda sia noi sia gli altri, è la pace. È stato già detto: l’Europa ha creato un modello transnazionale di relazioni tra Stati che ha favorito la pace Europa: Radici - Ragioni - Futuro 40

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