Napoli2019 CONVEGNO NAZIONALE Europa Radici Ragioni Futuro

L UCIA A NNUNZIATA Certo. G IOVANNI M ARIA F LICK A me è capitato di lavorare agli Accordi di Dublino, per la parte terminale, o ini- ziale, non ricordo, col primo Governo Prodi. Erano accordi che navigavano sul- l’ambiguità, sul «famo a fregarsi» sia dell’Europa sia dell’Italia. Bisogna avere il coraggio di smontare questi accordi e di sostituirli con altro che non sia soltanto un appello alla buona volontà. Quarto profilo concreto, non si può bastonare soltanto i piccoli, come è capitato con la Grecia, tanto è piccola e la possiamo bastonare, salvo poi magari scusarci perché abbiamo sbagliato. Quinto problema, il rispetto e il dialogo reciproco, che manca completamente. A proposito della domanda che mi avevi fatto prima sul rapporto tra Europa e politica, ormai abbiamo trasferito le nostre abitudini casarecce anche a livello eu- ropeo, e questo mi sembra un grosso errore. Ultimo e più concreto – prendo lo spunto da quello che diceva Maffettone – una lotta concreta e specifica verso le tre situazioni emblematiche di diversità del terzo millennio. Ce ne sono tantissime, di situazioni di diversità. Io ne vedo tre parti- colarmente evidenti e preoccupanti. La donna: c’è un maschilismo imperante, c’è una cultura, una sottocultura ma- schilista al termine della quale c’è «non sei più mia; benissimo, non sei di nessuno, perché ti ammazzo». L’ebreo: risorge un antisemitismo fondato essenzialmente sull’odio. Il migrante: siamo in un Paese europeo per cui tutti sono uguali, ma nel quale è uscita una legge intitolata alla sicurezza e alla migrazione, che attacca sulla fronte di tutti i migranti il bollo della sicurezza e della pericolosità. Si potrebbe cominciare a far sì che l’Europa si muova con questi obiettivi molto precisi e molto concreti. Qualcosa ha fatto, ma direi più a parole che nella sostanza. Europa: Radici - Ragioni - Futuro 50

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