Napoli2019 CONVEGNO NAZIONALE Europa Radici Ragioni Futuro

A NGELO P ANEBIANCO Già Professore Ordinario di Scienza Politica, Università di Bologna Nel suo intervento Sebastiano Maffettone ha citato Kant: giustamente, perché Kant è uno dei punti di riferimento inevitabili quando si parla d’Europa. Nel mio caso, invece, anche se non lo citerò esplicitamente, sarà chiaro a molti di voi che è soprattutto la visione politica di Machiavelli implicita nelle cose che dirò. Comincio evidenziando una situazione paradossale che sempre bisogna ricordare quando si parla di Europa. La costruzione europea, per come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi, ha virtù e vizi, pregi e difetti, ma è più facile far conoscere a un ampio pubblico, magari in modo approssimativo e confuso, i difetti, i vizi. È più difficile invece far conoscere le virtù dell’Europa o farle apprezzare. Due sono i principali meriti dell’Unione. Il primo ha a che fare con il fatto che, sia pure non da sola, la costruzione europea ha comunque contribuito alla lunga pace in Europa. Se i legami interatlantici, cioè il rapporto tra Europa e Stati Uniti, sono i primi responsabili della lunga pace, la costruzione europea ha comunque contribuito al risultato. Su questo punto il Cancelliere Kohl, che insisteva sul ruolo dell’Unione nel mantenimento della pace in Europa, aveva ragione. Come si fa, però, a far comprendere l’importanza di questo fatto a generazioni, che non avendo conosciuto la guerra pensano che la pace sia un fatto scontato e del tutto naturale? Come si fa a far comprendere loro che non c’è nulla di scontato o di naturale, ma che la pace in Europa dipende da condizioni che oggi ci sono e che domani potrebbero non esserci più? Il secondo grande pregio dell’Europa, anche questo difficile da fare apprezzare al grande pubblico, è che essa in un mondo di giganti, cioè di Stati-continente, ha la taglia e le risorse per difendere ricchezza e status dei propri cittadini. E se ric- chezza e status, prosperità economica e status vengono meno, allora è anche la sta- bilità delle democrazie a rischio, e con essa la libertà degli europei. 4. Europa: le ragioni 55

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