Napoli2019 CONVEGNO NAZIONALE Europa Radici Ragioni Futuro

Gli Stati nazionali sono protagonisti a pieno titolo della costruzione europea. Non solo sono stati Governi nazionali, Stati nazionali, che hanno creato questo progetto europeo, ma questi stessi Stati nazionali quotidianamente partecipano al processo decisionale. Il professor Panebianco ci ricordava un trend che si è sviluppato proprio durante gli anni della crisi, un trasferimento progressivo ma significativo di competenze e di re- sponsabilità dall’organo sovranazionale per definizione, la Commissione, al Consiglio europeo, non a caso l’organo in cui sono rappresentati i Governi nazionali. Credo che non dobbiamo temere il rischio che gli Stati nazionali vengano cancel- lati dalla costruzione europea. E il professor Panebianco ha ragione quando dice che oggi non c’è spazio per un’utopia federalista, che dovrebbe far scomparire gli Stati nazionali, e che è una utopia su cui gli europeisti, soprattutto in Italia hanno sbagliato per troppi anni, ma che oggi rappresenta un falso mito. Purtroppo, però, Lucia, se posso un attimo sviluppare questo ragionamento, la crisi di fiducia nei confronti dell’Unione europea, del progetto europeo, a mio av- viso sì ha quelle radici che ci ha indicato il professor Galli della Loggia, che sono radici remote, ma io le vedo molto più vicine, e sono cause e radici che coincidono con la fase in cui l’Unione europea ha cessato di consegnare, deliver, quei beni pubblici che erano stati la chiave di volta del suo successo anche presso le opinioni pubbliche nazionali. Io faccio coincidere questa data con l’inizio della grande crisi economica e finanziaria. La grande crisi economica e finanziaria, che inizia nel 2007-2008 e si sviluppa drammaticamente anche nel 2011-2012, segna una cesura profonda anche in ter- mini di percezione da parte dell’opinione pubblica su quello che l’Unione europea può fare o non fare. Ma non solo ha inciso pesantemente sulle economie dei Paesi membri, più su alcuni che su altri, altro grosso problema. Ha inciso anche su un altro fenomeno, che a mio avviso ha un rilievo determinante nel capire, almeno in parte, perché oggi il progetto europeo stenta a rimettersi in moto. Una delle conseguenze, uno dei sottoprodotti, se così posso dire, di quella crisi è lo svilupparsi di un clima di sfiducia reciproca tra Paesi membri, tra Governi dei Paesi membri. Abbiamo visto per troppo tempo contrapposti i Paesi debitori e i Europa: Radici - Ragioni - Futuro 62

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