Napoli2019 CONVEGNO NAZIONALE Europa Radici Ragioni Futuro

L’Europa delle banche è stata una sperimentazione ardita. Vorrei parlare di questo. In sostanza, il sogno dell’Europa, non lo vedo rinnegato da molti. La pace, Pane- bianco, la libera circolazione delle persone, delle merci e dei denari: non vedo i contestatori di questi elementi. Per le sperimentazioni merceologiche originarie, ovverosia la Comunità del carbone e dell’acciaio, non vedo dei contestatori che invece vogliano di nuovo i cannoni della Krupp e i panzer. Non vedo nemmeno coloro che vogliono abolire la politica agraria comunitaria, che era la frontiera merceologica di mezzo secolo fa. Qual è il punto? Il punto in cui tutto è andato in crisi – l’ha detto poco fa Pane- bianco – risale al 2005, al dedalo dei trattati europei. Parliamoci chiaro, gli esegeti del diritto parlano di diritto pubblico di una Costituzione materiale, ma per chi va a leggerseli è assolutamente un dedalo di sovrapposizioni. Non è che il cittadino dell’Europa veda la sovrapposizione dei trattati e capisca tutto dell’Europa. Il cit- tadino di uno Stato nazionale ha già a che fare con le Costituzioni dei singoli Stati, che contengono, come per esempio in Italia, anche 139 articoli, che ancorché pochi rispetto ad altre Costituzioni, sono però complessi da leggere. I trattati sono oggettivamente non comprensibili al grande pubblico, che non li percepisce, ma percepisce i fatti, la circolazione libera delle persone, delle merci e dei denari. Il Trattato “una Costituzione per l’Europa” è stato approvato e firmato dai Capi di Stato e di Governo in Campidoglio (lo criticammo perché 450 articoli erano una cosa pesante e di difficile digestione) ma non è stato analizzato bene il fatto che non sia stato ratificato e non sia mai entrato in vigore. Dal 2005, nessun passo in avanti è stato fatto in questo senso, non per resuscitare i 450 ormai invecchiati articoli di quel Trattato costituzionale, ma per mettere in cantiere una cosa fon- damentale e banale, ovverosia un minimo comun denominatore costituzionale per tutti i cittadini degli Paesi membri dell’Unione europea. Due anni dopo il 2005 è cominciata la serie delle crisi, 2007, 2008, 2011, e la ri- sposta degli organismi europei qual è stata? È stata emergenziale. Quando le ri- sposte sono emergenziali, non sono strategiche e se ne vedono le conseguenze negative sempre. La risposta emergenziale è: facciamo l’Unione bancaria europea, mettiamo regole identiche di vigilanza sulle banche, perché così affrontiamo me- 4. Europa: le ragioni 69

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