Napoli2019 CONVEGNO NAZIONALE Europa Radici Ragioni Futuro

Allora, tu sei ambasciatore e dici che in Europa bisogna saper trattare ed essere credibili, tutto vero, e che sbattendo i pugni sui tavoli non si arriva. Io credo che la storia recente ci provi che non è vero che chi ha sbattuto i pugni e ha fatto paura, è stato, per me giustamente – quello non è un metodo – buttato fuori dal Governo europeo, che in Europa c’è invece uno stato di grande conflitto tra Stati, e lì veniamo al discorso dei conflitti tra Stati. Tu stesso dici che dobbiamo tener conto che c’è un fronte del nord che non ci aiuta. Deve essere l’Europa in cui gli Stati devono andare d’accordo o deve essere un’Europa in cui gli Stati devono intermediare tra loro le loro opinioni? Sono le mie due domande all’ambasciatore. F ERDINANDO N ELLI F EROCI Certamente, la soluzione ottimale sarebbe un’Europa in cui ci sediamo intorno a un tavolo, facciamo presente le nostre ragioni, le nostre ragioni vengono accolte e diventano legge europea. Questa sarebbe l’Europa ideale. Purtroppo, le cose sono un po’ più complicate di così. E qui vengono fuori i temi collegati agli interessi nazionali. A Bruxelles, nelle sedi europee, nel confronto che si sviluppa quotidianamente tra i Governi, il confronto tra interessi nazionali è all’ordine del giorno. Se oggi siamo ancora bloccati su ipotesi di riforma del governo della nostra moneta comune, è perché si scontrano due visioni profondamente diverse, e si scontrano due visioni profondamente diverse tra il sud e il nord, per semplificare, su quest’antinomia/ contraddizione ancora non risolta tra chi chiede più misure di riduzione del rischio – il presidente Patuelli sa che cosa vuol dire ridurre i non performing loans nelle banche italiane, che è una tipica misura di riduzione dei rischi. A NTONIO P ATUELLI Abbiamo fatto tanto. 4. Europa: le ragioni 75

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