Napoli2019 CONVEGNO NAZIONALE Europa Radici Ragioni Futuro
Investimenti, Fondo Finanziario Europeo, Eurobond Come già detto prima la grandezza centrale su cui l’Europa eviterà una stagnazione che si delinea è quella degli investimenti e della innovazione nelle due dimensioni intra-europee ed extra-europee. Perché senza massicci investimenti non si rilancia da un lato la crescita ecocompatibile dell’Europa la cui popolazione invecchia con limiti superiori ai consumi e dall’altro non si creano le condizioni di co-sviluppo del bacino del mediterraneo per gestire movimenti migratori di mega dimensioni. Non ci stancheremo mai di ricordare che nel periodo 2007-2018 l’Europa ha perso circa 4.400 miliardi di investimenti cioè circa 400 miliardi all’anno. La quota degli investimenti sul Pil dal 23-24% è scesa al 19% per poi risalire faticosamente al 21%. Anche gli effetti de-moltiplicativi sono stati pesanti. Questa constatazione ci porta alle seguenti conclusioni che in parte sono quesiti aperti. La prima è che la Bce detiene oggi quasi 2.000 miliardi di titoli di stato dei Paesi della Uem che diventano 2200 includendo i sovranazionali. Se la Bce prosegue con acquisti per altri due anni arriva a circa 2.600 miliardi ovvero a circa il 30% del debito pubblico aggregato di Paesi della Uem. Quale sarà il futuro di questi titoli non è ancora chiaro ma certamente ci vorrà un disegno europeo complessivo. La seconda è che ci sono due fondi finanziari (Efsf e Esm) di cui azionisti sono i Paesi della Uem che li hanno varati nel 2010 e 2012 per soccorrere i Paesi della Eurozona in crisi. Il fondo Esm è una grossa innovazione che in pochi anni si è ben strutturato ma è sottoutilizzato. I titoli del fondo Esm collocati sul mercato hanno avuto grande successo con tassi da 0 (durata 6 anni), crescenti ma sempre molto bassi a seconda delle scadenze fino a durata quarantennale (tasso 1,85%). Segno evidente che i mercati finanziari vogliono Eurobond anche per ridurre l’esposizione sui titoli di stato americani. Con la enorme liquidità in circolazione, rendimenti dignitosi da emittenti sicuri sul lungo termine verrebbero facilmente assorbiti dai mercati. La terza è che il Piano Juncker per gli investimenti sta andando molto bene par- tendo da garanzie finanziarie minime di soli 33,5 miliardi (26 provenienti dal bi- 5. Europa: il futuro 91
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