Napoli2019 CONVEGNO NAZIONALE Europa Radici Ragioni Futuro

lancio dell’UE e 7,5 dal gruppo Bei). Infatti si prevede che i finanziamenti stanziati fino ad ora mobiliteranno circa 450 miliardi di euro di investimenti. Si tratta di un moltiplicatore enorme vicino a 13 volte le garanzie. Vuol dire che la richiesta di investimenti è molto forte. C’è uno spazio grande, dunque, per collocare sul mercato Eurobond anche perché nella storia delle democrazie economiche non esiste una Confederazione che ha la sovranità monetaria (euro) senza quella finanziaria di emettere titoli del debito pubblico (Eurobond) unitamente ad un bilancio finanziato anche con questi titoli per sviluppare territori, reti e filiere settoriali di una certa dimensione. È noto che il bilancio della UE è l’1% annuo del Pil mentre quello di Unioni federali o con- federali oscilla tra il 25 e il 30%. Il tema degli Eurobond è stato introdotto da Delors nel 1993 subito dopo il Trat- tato di Maastricht e compie quindi il quarto di secolo di discussioni. Anch’io l’ho molto approfondito e di recente ho pubblicato uno studio (Eurobond for Emu stability and structural growth, 2017) che ne analizza la lunga traiettoria e avanza proposte. Interessante rilevare al proposito una certa consonanza tra un articolo del 2011 di Romano Prodi e mio su un quotidiano italiano e una valutazione di von der Leyen apparentemente favorevole agli Eurobond. È un segnale però troppo debole per ritenere che la neo-presidente sia favorevole agli stessi anche perché poi non ci risulta ne abbia ulteriormente parlato. Ma è un tema che politicamente andrà ripreso e questo ci porta al Parlamento eu- ropeo. Infatti questa Istituzione aveva raggiunto, nella precedente legislatura, il maggior grado di avanzamento nella progettazione degli Eurobond. Concludendo: Europa, il duo franco-tedesco e l’Italia Per realizzare nei prossimi 10 anni innovazioni e investimenti, eurobond e sviluppo ci vorrebbero forze politiche e tecniche unite che oggi trovano in due donne come von der Leyen e Lagarde le espressioni apicali del binomio franco-tedesco. Anche l’Italia potrebbe svolgere un ruolo importante perché il “dicastero” affidato a Paolo Gentiloni ha tra le sue competenze proprio gli investimenti (oltreché la tassazione Europa: Radici - Ragioni - Futuro 92

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