Palermo2014 CONVEGNO NAZIONALE Riformare l'Italia e l'Europa
È necessario certamente evitare che questo accada, convinti come siamo che nella storia dell’umanità non c’è stata una rivoluzione politica più importante del- l’Unione europea, se è vero come è vero che è un’Unione che si fonda sulla pace, sul no alla pena di morte, sul no alla schiavitù, sul sì alla libertà di tutti e di cia- scuno. Credo che sia una straordinaria occasione che qualcuno ha definito essere una straordinaria unione di minoranze. La storia ci ha presentato unioni tra realtà diverse dove c’è una maggioranza e una minoranza, in Europa tutti sono una mi- noranza, neanche i tedeschi sono maggioranza, neanche i cattolici sono maggio- ranza, neanche i musulmani sono maggioranza. La forza dell’Unione europea è di essere riusciti a mettere insieme un’unione di minoranze. Torno a ribadire quanto sia importante questo incontro perché qui, dal cuore del Mediterraneo, da un cuore geografico che noi siamo impegnati a trasformare anche in un cuore economico e non soltanto geografico, non soltanto storico, non sol- tanto culturale, ma anche economico e di sviluppo. A Palermo e da Palermo oggi viviamo l’intensificazione di un sistema di relazioni nell’area del Mediterraneo e pertanto il messaggio che credo possa venire da questo incontro (e mi auguro che venga da questo incontro che è frutto della vostra esperienza) è che lo sviluppo è più importante della ricchezza, che usare con armonia le cose che hai è più im- portante di quante cose hai. Purtroppo la Sicilia è una regione ricchissima, ma sottosviluppata perché usa male le risorse che ha, a cominciare dalle risorse umane di questa terra. Un messaggio di sviluppo è il modo migliore per evitare che si costruisca la convinzione del de- naro come dio maggiore. Parimenti importante è la competizione, in una terra nella quale la tendenza al monopolio ha spesso il volto impresentabile della cri- minalità organizzata e mafiosa. Credo che anche questo sia straordinariamente importante: affermare le regole di un libero mercato. Ho una personale opinione che spesso è nei miei testi: a chi dice che la mafia in Sicilia è arrivata perché man- cava lo stato ed io aggiungo che la mafia è arrivata perché sono mancate le regole del libero mercato, perché è mancato, cioè, quel meccanismo di responsabilità in- dividuale e di etica. Tali lacune hanno costruito cultura di appartenenza e logiche di cosche e monopoli. 1. Indirizzi di saluto 13
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