Palermo2014 CONVEGNO NAZIONALE Riformare l'Italia e l'Europa

R OBERTO L AGALLA Rettore Università degli Studi di Palermo Eminenza Reverendissima, Signor Sindaco, Signor Presidente della Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro, autorità religiose, civili e militari, Cavalieri del Lavoro, gentili ospiti, Signore e Signori, è per me un vero privilegio quello di po- tere portare qui oggi a tutti voi il senso del saluto e dell’apprezzamento, oltre che mio personale, dell’Università degli Studi di Palermo e della Conferenza Italiana dei Rettori della quale da qualche mese ho l’onore di essere il vice presidente. L’università guarda con attenzione ormai datata, ma con interesse immutato e vor- rei dire crescente, il rapporto e la qualità delle relazioni con il mondo dell’impresa e della produzione. È in questa chiave di confermata cooperazione che leggo al di là del rapporto amicale e di consuetudine il graditissimo invito del presidente del Gruppo Siciliano, l’amico Alessandro Scelfo al quale rivolgo un sentito ringrazia- mento ma anche i complimenti per questa ulteriore dimostrazione che dà di at- taccamento al sodalizio associativo ma ancor più a questa terra di Sicilia. Terra di Sicilia alla quale il nostro sindaco ha fatto riferimento nei termini e con l’esperienza di chi questa terra non solo frequenta assiduamente ma che in questa terra lavora ed opera, proprio come in questa terra lavorano ed operano le università che mi piace definire agenzie culturali e di innovazione sul territorio. Il Presidente Obama richiama spesso un monito che è una filosofia “Think Glo- bally and Act Locally”, che guarda alle esigenze e alle sfide di una competizione che pretende qualità internazionale e quindi al di là dei confini dei paesi e degli stati ma al tempo stesso impegna a lavorare per lo sviluppo locale e a migliorare il sistema nel quale più direttamente ci si trovi ad operare. Ora, rispetto a questo io credo che più che mai in Sicilia e nel Mezzogiorno del paese occorra consolidare pienamente e fortemente il rapporto tra mondo dell’im- presa e il mondo della formazione, convinto come sono e convinti come siamo, a livello di sistema accademico, che anche l’università, anzi forse vorrei dire soprat- tutto l’università ha il dovere di guardare con molta determinazione al proprio Riformare l’Italia e l’Europa per competere e crescere 16

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