Palermo2014 CONVEGNO NAZIONALE Riformare l'Italia e l'Europa

Mi dispiace per voi e per me che venti anni dopo l’attuazione del mercato unico – sto parlando del 1992 – ne mendichiamo ancora l’attuazione. Il mercato unico è la cosa più importante quando parliamo di misure di offerta per potenziare la crescita. L’Unione europea ha anche bisogno di eliminare delle regolamentazioni non ne- cessarie. Non tutte le riforme devono partire dall’Unione europea, ci sono i singoli stati membri che devono attuare delle riforme strutturali, ambito fiscale, tasse, spese, tutto deve essere orientato sulla crescita e alla liberalizzazione. Ci servono riforme sociali, ci serve più flessibilità e una migliore sicu- rezza per i lavoratori. Quindi l’ete- rogeneità nell’ambito dell’euro-zona è anche troppa. Nella tabella a fianco sono riportati i dati della Banca mondiale che ogni anno pub- blica un indice sulla facilità di fare affari. I numeri sono i livelli globali del rapporto 2013. In alcuni paesi dell’Eurozona, Finlandia e Germa- nia sono ad un ottimo livello, Fin- landia nei primi 12, Irlanda 15, Germania 21. All’estremo opposto, ci sono, la Spagna al 52° posto, l’Ita- lia al 65° posto, la Grecia che anche dopo tutte le riforme arriva al 72° posto. Questo è un problema. Non possiamo solo guardare l’Europa ed aspettare che ci risolva i problemi, i singoli paesi a loro volta devono agire per cercare di risolvere i problemi. Riformare l’Italia e l’Europa per competere e crescere 26 T ABELLA - Troppa eterogeneità nell’Eurozona Economie Ranking nella classifica dell’eurozona sulla facilità di fare impresa Finlandia 12 Irlanda 15 Germania 21 Estonia 22 Olanda 28 Austria 30 Portogallo 31 Slovenia 33 Belgio 36 Francia 38 Repubblica Slovacchia 49 Spagna 52 Italia 65 Grecia 72 Fonte: Banca mondiale.

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