Palermo2014 CONVEGNO NAZIONALE Riformare l'Italia e l'Europa

2. L’Europa da costruire 41 F ERDINANDO B ECCALLI F ALCO Presidente e Amministratore Delegato GE Europa Mi unisco ai ringraziamenti al presidente D’Amato per avermi invitato a far parte di questo importante panel oggi qui riunito. Dalla mia posizione di responsabile di General Electric per l’Europa, inizio con il dire che l’Europa è per noi estremamente interessante: come avrete recentemente letto sui giornali, stiamo cercando di perfezionare un’acquisizione in Francia, e siamo convinti che ci riusciremo. I nostri dipendenti sono passati dagli 8000 nel 1987 ai 94.000 di oggi. Quindi, ribadisco, per noi l’Europa è importante. Nel mio ruolo, che occupo da 14 anni, prima da Bruxelles e poi da Francoforte, ho una posizione privilegiata per osservare l’Europa e posso provare a dare un giudizio su quanto accade in Europa. Per diverse ragioni ho dovuto studiare la Germania e le sue specificità. La princi- pale è quella per cui ci siamo spostati da Bruxelles a Francoforte: all’inizio della crisi la Germania era l’unico paese europeo che stava crescendo, e abbiamo deciso di lavorare per migliorare la nostra posizione nel paese, che non era quella che avremmo desiderato. Ho cercato di conoscere il governo tedesco abbastanza da potermi proporre come interlocutore e portare avanti una discussione, e sono ar- rivato ad avere grande e sincera ammirazione per il governo tedesco. Non capisco molte delle critiche che vengono mosse alla Germania da parte ita- liana e che additano la Merkel e altri membri del governo tedesco come respon- sabili della difficile situazione economica italiana, cosa assolutamente non vera. Quando si parla con la Merkel, quando ci si siede al tavolo con lei e si discute, si scopre che è sì tedesca ma anche una grande europeista. Apprezzo moltissimo quanto ha detto il professor Sapir: all’Europa in questo momento manca leadership e visione, e a mio parere la Merkel è uno dei pochi politici europei che in questo momento stanno cercando di portare al continente la leadership e la visione di cui ha bisogno. Qual è il problema fondamentale dell’Europa? Di nuovo porto la mia esperienza: sono fondamentalmente europeista, e uno dei miei sogni è vedere un’Europa forte,

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