Palermo2014 CONVEGNO NAZIONALE Riformare l'Italia e l'Europa

su progetti che non offendano gli stati membri. Si lavora quindi su progetti come “quale sarà il rapporto sociale del cittadino europeo con la tecnologia”. E questo onestamente noi del committee, 14 scienziati e un industriale, non riusciamo a capirlo: vorremmo lavorare per indicare i programmi e le misure che il governo europeo potrebbe attuare affinché la tecnologia contribuisca a migliorare l’Europa dal punto di vista della produttività e dello sviluppo industriale. Dobbiamo quindi riformare – mi unisco nuovamente a quanto detto dal professor Sapir – le istitu- zioni, rendendole più snelle e più efficaci. V IRMAN C USENZA Grazie al Cavaliere del Lavoro Beccalli Falco per il contributo fattivo sulle difficoltà e per aver già evocato il moloch burocrazia che non è neanche mal comune mezzo gaudio, anzi soltanto male comune con l’Italia dove, appunto, la pubblica ammi- nistrazione e la burocrazia sono l’ostacolo su cui si infrange essenzialmente il diritto d’impresa. Proprio evocando la parte industriale volevo coinvolgere Franco Bernabè che oltre ad essere un noto manager guidando alcune delle più grandi società quotate in Borsa in Italia, come Telecom e l’Eni, ha avuto ed ha un riscontro diretto in questa osmosi tra Italia, Europa e mondo. Ecco, da questo punto di vista qual è la diffi- coltà con la quale si scontra una grande azienda italiana che opera nel settore in- dustriale con l’Europa. Che cosa si auspica un manager che guida un’azienda di questo genere affinché sia semplificato il percorso di interazione con realtà analoghe presenti nell’Unione europea? F RANCO B ERNABÈ Presidente GSMA Il tema che molto opportunamente il presidente D’Amato e la Federazione dei Cavalieri del Lavoro hanno messo all’attenzione dell’incontro di questa mattina 2. L’Europa da costruire 43

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