Palermo2014 CONVEGNO NAZIONALE Riformare l'Italia e l'Europa

Quando si guarda all’assetto istituzionale dell’Unione europea e ai suoi meccanismi è indubbio che vi siano ampi margini di miglioramento, specie se li compariamo ai sistemi federali, come gli Stati Uniti d’America, o agli stati centralizzati. È qui che bisognerà intervenire e apportare dei miglioramenti. La prospettiva futura e la tempistica per tali interventi non è facilmente prevedibile. Certo, la crisi ha riaperto il dibattito su una modifica dei trattati europei, e questo è un fatto positivo, perché dopo il Trattato di Lisbona si diceva che, per almeno 15- 20 anni non bisognava più parlare di emendamenti ai testi fondanti. Tuttavia, per cambiare i trattati serve l’unanimità dei consensi di tutti i 28 stati che, poi, devono ratificare le modifiche, con complesse procedure parlamentari e ove previsto, un re- ferendum. L’esito è incerto e indurrà i governi a molta prudenza. Vedremo. Non va dimenticato, peraltro, che il sistema europeo evolve – e molto – anche grazie al cosiddetto diritto derivato; per esempio, proprio le numerose misure adot- tate per far fronte alla crisi economica globale hanno determinato un’accelerazione – impensabile, prima – al processo d’integrazione europea. Il sistema evolve, altresì, attraverso la giurisprudenza garantita, in ultima istanza, dalla corte di giustizia, fonte tradizionalmente importantissima del diritto Ue; fra l’altro, ne ha l’occasione ora, a seguito della richiesta della corte costituzionale tedesca di un’interpretazione pregiudiziale circa la conformità dell’azione “OMT“ della Banca centrale europea. Tornando al perseguimento della missione iniziale da parte delle istituzioni Ue, credo vada apprezzato il risultato complessivo. Gli obiettivi prioritari della pace e del benessere dei popoli europei sono stati rag- giunti. La pace fra gli stati membri dell’Unione europea è una realtà da oltre 60 anni: un inedito nella sua plurisecolare storia. Il benessere si è diffuso fra i cittadini europei, nel corso di questi anni, in misura superiore ai periodi precedenti. So- stanzialmente, a ogni livello della popolazione; per l’economia di tanti paesi l’in- gresso nella Comunità europea o nell’Unione ha determinato un netto salto di qualità, basti pensare alla Spagna, all’Irlanda, ai Paesi dell’Est, oltre che alla nostra stessa Italia. Anche la sovente criticata legislazione Ue ha svolto un ruolo prevalentemente be- nefico. Non dimentichiamoci che una nuova regola europea, ogni nuova direttiva Riformare l’Italia e l’Europa per competere e crescere 48

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