Palermo2014 CONVEGNO NAZIONALE Riformare l'Italia e l'Europa

3. Le riforme per essere protagonisti in Europa 59 Per gli esiti del negoziato dovremo attendere il 2 giugno, quando la commissione europea presenterà le conclusioni sui programmi di stabilità e sui piani di riforma e le raccomandazioni paese. Come Confindustria, abbiamo apprezzato l’impostazione generale del Def e il no- stro auspicio è che il governo realizzi fino in fondo quanto si è impegnato a fare. Da questo punto di vista, è positiva l’inclusione nel documento di un cronopro- gramma, che indica in modo chiaro e trasparente le scadenze per il governo e per il parlamento. Come ho già detto, la determinazione riformatrice si misurerà anche sul rispetto delle tempistiche, oltre che sui contenuti delle riforme e sulla loro effettiva attuazione. A questo proposito, condivido anzitutto la scelta del governo di fare della revisione dell’architettura istituzionale il perno dell’intero programma di riforma. Articolando questo processo in due passaggi, tra loro intimamente connessi: a) la riforma elettorale, da approvare entro settembre 2014, per rendere possibili mag- gioranze parlamentari stabili e una riduzione della frammentazione partitica; b) le modifiche costituzionali, da approvare entro dicembre 2015, per rivedere il bi- cameralismo e il Titolo V della Costituzione. Si tratta di un disegno ambizioso, quanto mai necessario per l’Italia e su cui l’Eu- ropa da tempo ci sollecita. Per questo Confindustria, nel solco di una tradizione che l’ha vista sempre attrice responsabile dei grandi processi di cambiamento, ha di recente presentato un pro- prio position paper sulle riforme istituzionali, con precise proposte indirizzate a governo e parlamento. Riteniamo infatti che un parlamento più snello, un percorso delle leggi più rapido e senza duplicazioni, un riparto di competenze tra stato e regioni più razionale e la riduzione del perimetro pubblico rappresentino il valore aggiunto che serve per rilanciare la nostra competitività. Questo perchè quelli che ho appena citato sono, tutti, presupposti imprescindibili per poter contare su una macchina amministrativa finalmente efficiente.

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