Palermo2014 CONVEGNO NAZIONALE Riformare l'Italia e l'Europa

3. Le riforme per essere protagonisti in Europa 67 termini di ragioni di cambio sui mercati è come se i prodotti tedeschi avessero conseguito una svalutazione del 30% sui nostri. In circostanze così difficili, io non mi stupisco che si sia manifestato nell’opinione pubblica un atteggiamento anti euro, che ha finito per diventare anche anti Eu- ropa. Certo è sbagliato confondere euro ed Europa, ma comunque la Germania resta contraria a una maggior inflazione. Che cosa vuol dire? Significa domanda interna bassa, perché la deflazione opera come i saldi, se tu sai il 25 dicembre che il 3 gennaio ti si ripresenteranno le stesse cose a minor prezzo allora aspetti a com- prare. Questo è l’effetto. E per noi che abbiamo in Italia un problema di domanda interna tanto grave per l’arretramento molto forte dei redditi disponibili, questa prospettiva è durissima. Per tutto ciò la mia prima conclusione è l’invito a diffidare dei mantra europeisti, cerchiamo di essere realisti. Secondo. Noi siamo quasi come in una prigione: perché l’euro si avviasse senza convergenza tra le economie reali han dovuto sin dall’inizio escludere la possibilità di uscirne, hanno buttato via la chiave. In caso contrario, si pensava potesse avve- nire con l’euro quanto è avvenuto in paesi che prima hanno fissato un cambio fisso col dollaro e poi hanno dovuto rinunciarci, con conseguenze come quelle av- venute quando l’Argentina è uscita dal peg tra dollaro e pesos. Per questo l’euro è nato invece come una cassa in cui rinchiudersi senza chiave per uscirne. Ma ciò crea un doppio paradosso. Il costo dell’uscita dall’euro senza che vi siano procedure contrattate è molto alto, altissimo, e al contempo è anche alto però il costo di starvi dentro senza convergenza delle economie. In questo difficile contesto, qual è la mia ricetta? L’unica cosa che possiamo fare è prendere in mano il nostro destino. Cioè porre in atto tutte quelle strategie che servono a recuperare competitività da una parte, e dall’altra anche a riequilibrare una moneta unica nata senza meccanismi equilibratori. Non è che abbiamo alter- native. Abbiamo una sola scelta possibile: diventare più convergenti con la Ger- mania, perché è la Germania che dà il passo a questa Europa asincrona. Anche per convergere sulla Germania, partiamo però dalla realtà. L’Italia in quanto nazione è poco sincronizzata con la Germania. Ma abbiamo molti territori italiani che invece lo sono. Quindi dobbiamo distinguere e lavorare sulle differenze.

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