Palermo2014 CONVEGNO NAZIONALE Riformare l'Italia e l'Europa

Non è l’Europa delle nazioni che darà risposte adeguate, diceva benissimo prima Patrizio Bianchi, è l’Europa delle regioni e delle grandi aree metropolitane aperte al mondo quella che libera le migliori energie per sincronizzarsi. Vaste aree del Nord Italia sono sincronizzate con la Germania, ma pagano il fatto di appartenere a uno stato nazione che non ha le caratteristiche adeguate se vogliamo su di esso incardinare un buon futuro. Questa considerazione ci richiama alla riforma del Titolo V della nostra Costitu- zione. Dobbiamo lavorare ad assetti istituzionali e amministrativi che consentano ai diversi territori di sprigionare le loro migliori energie per creare reddito, occu- pazione, innovazione, produttività. La via sbagliata è quella del centralismo, la via giusta quella di dare ali alla crescita diversa di ciascuno. Non è vero che l’Italia e l’Europa non siano competitive. La Germania da sola, da tre anni, ogni anno, è in lotta con gli Stati Uniti per una quota sostanzialmente pari delle esportazioni mondiali, di poco inferiore all’8% complessivo. L’Europa è una delle aree del mondo a maggiore intensità di innovazione incrementale, e a maggiore eguaglianza nella distribuzione del reddito. In Europa il Pil pro capite medio è cresciuto di oltre il 10% da quando c’è l’euro, negli Stati Uniti del 17%, in Germania del 21%. L’unico paese che è andato indietro è l’Italia, dove il Pil pro capite negli anni dell’euro è sceso del 3%. Persino peggio della Grecia, dove malgrado la terribile crisi è salito del 3%. Quindi siamo noi, il paese che ha il problema dei problemi. Cerchiamo allora di mettere in ordine le cose a casa nostra. Il tema della produttività. Da un’analisi, il centro del problema italiano della per- dita di produttività non è nelle nostre imprese export-oriente. Noi siamo un paese che esporta moltissimo, oltre 400 mld di euro, e questo risultato non si ottiene senza competitività elevata o senza innovazione diffusa. È di qui che dobbiamo partire, per capire come far meglio. Dove si concentra in Italia la bassa produttività? Nei servizi e nell’amministrazione pubblica, che è parte essenziale dei servizi. Se osserviamo l’andamento del costo del lavoro per unità di prodotto, è nei servizi e nella pubblica amministrazione che negli anni si è registrato un andamento più elevato, rispetto all’industria. Se Riformare l’Italia e l’Europa per competere e crescere 68

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