Palermo2014 CONVEGNO NAZIONALE Riformare l'Italia e l'Europa

assieme. Pensate all’Erasmus. Le università inizialmente sono state del tutto rilut- tanti – per il riconoscimento dei crediti, il prendere in carico temporaneamente studenti di altre università, ecc… – poi si sono abituate e il risultato è straordinario. Non solo perché i ragazzi fanno esperienza all’estero, ma soprattutto perché l’Era- smus ha generato un’uniformità ed un allineamento di comportamenti fra uni- versità che in alternativa, per verificarsi, avrebbe avuto bisogno di migliaia di pagine e di regole scritte a Bruxelles e calate dall’alto. Per me questo è un esempio di cosa deve essere l’Europa, un’Europa in cui il ruolo degli stati nazionali va riducendosi. Esattamente il contrario di quanto accaduto negli ultimi 10 anni, in cui si è dato fiato al consiglio contro la commissione, raf- forzando l’Europa delle nazioni e non dei territori. Infine mi riallaccio a quanto detto da Gianfelice Rocca. Possiamo trovare una via d’uscita se ricostruiamo le nostre storie per poi tesserne una comune. Una storia che riparte dal basso e che ha bisogno di tanta scuola. L’Europa può vivere di due cose: riappropriarsi del grande ruolo politico di tenere insieme gente che per anni si è scontrata in guerre devastanti e che oggi ha paura di tutto quello che ci circonda e superare le barriere degli stati nazionali. Le elezioni a cui ci avviciniamo sono state giocate più sulla paura che sulla fiducia. L’unica ri- sposta al populismo è la fiducia in noi stessi e in quello che sappiamo fare. Questa è anche la nostra richiesta all’Europa, perché non pensi di giocare come un vecchio stato nazionale con vecchie politiche industriali, vecchi sussidi e vecchie regole. L’Europa rappresenti un mondo nuovo, dopodiché, anche noi per favore, muo- viamoci, a partire dalla scuola. V IRMAN C USENZA Adottiamo innanzi tutto noi l’appello di Bianchi che mi sembra molto fattivo. Due battute flash a Pitruzzella per primo a proposito dell’asimmetria competitiva. Perché alla fine, dice giustamente Bianchi, lacci e laccioli, ci siamo imbrigliati anche per paura e alla fine adesso sul mercato internazionale, visto che la compe- tizione è planetaria, abbiamo competitor, dei bricks per esempio, che hanno regole Riformare l’Italia e l’Europa per competere e crescere 80

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