Palermo2014 CONVEGNO NAZIONALE Riformare l'Italia e l'Europa

Quindi è da qui che bisogna riaprire un dibattito forte all’interno di ciascuno dei nostri paesi membri, quindi anche in Italia, su quello che è il ruolo che possiamo e dobbiamo svolgere in Europa, le condizioni alle quali possiamo svolgere questo ruolo, ed è per questo che riformare l’Europa richiede riformare anche l’Italia, saper leggere le prospettive di crescita e di competizione del nostro Paese in una chiave e in una dimensione tutta europea, perché le due cose sono legate insieme e non ce n’è per nessuno dei paesi europei, neanche per la Germania, da qui a qualche anno, in termini di confronto e di competizione a livello internazionale, perché le partite che abbiamo sul tavolo, sia sul piano politico e sia sul piano eco- nomico, sono ben al di là delle migliori prospettive e delle migliori dimensioni di ciascun paese europeo. Nessuno di noi siederà più nei tavoli che contano, da qui a qualche anno, con le dimensioni con le quali i paesi emergenti in via di sviluppo stanno crescendo oggi, e noi abbiamo bisogno che ci sia un grande soggetto europeo capace di decidere e di governare queste politiche. E per rendere tangibile il senso di questo ragiona- mento, non si tratta da un lato di governare le questioni della pace e della stabilità del mondo, dove è ovvio che la dimensione europea è la minima possibile e dove le vicende recenti dimostrano come la divisione europea non aiuti anche dal punto di vista strettamente economico. In uno degli interventi di questo convegno è stato fatto un riferimento alla logica del libero mercato e della competizione internazionale, ma anche delle regole del libero mercato. Quando noi ci sediamo al tavolo del Wto non ci sediamo come Europa, noi ci sediamo come paesi membri e abbiamo tutti un’agenda completa- mente diversa. L’Italia è un paese manifatturiero così come la Germania, ma la Germania ha interessi agricoli molto forti e molto significativi, la Francia è tutta concentrata sugli interessi agricoli, la Gran Bretagna è un paese mercantile a cui interessa esclusivamente la li- bertà sul piano della finanza e la libertà sul piano dell’importazione dei prodotti. Quando ci sediamo per trattare non siamo in grado di fare un accordo con i paesi dell’America Latina perché le nostre politiche e i nostri interessi agricoli ce lo im- pediscono, non siamo in grado di fare un ragionamento più articolato con i paesi 4. Intervento conclusivo 93

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