Perugia2016 WORKSHOP Educazione all'arte e alla cultura

Francia, in Italia lo fa il 3%. Anche il canto, risulta da noi molto meno praticato (il 4% contro l’11% della media europea), e ancora di meno lo sono la scultura, la pittura, la ceramica (3% contro il 10% della media europea, il 20% dei francesi e il 14% degli inglesi) (tab. 2). T AB . 2 - Quota di popolazione che negli ultimi 12 mesi ha effettuato una delle seguenti attività, confronto Italia principali Paesi UE, 2013 (val.%) Italia Francia Germania Spagna UK Media UE Ballare 3 20 16 14 11 13 Fare foto o video 2 20 19 3 12 12 Cantare 4 16 11 10 9 11 Fare attività artistiche (scultura, pittura, etc) 3 20 10 10 14 10 Suonare uno strumento musicale 6 10 10 7 10 8 Scrivere una poesia, novella, studio, etc 2 7 4 3 8 5 Recitare 1 4 3 2 3 3 Svolgere un’altra attività artistica 2 1 1 2 3 2 Fonte : Indagine Eurobarometer. Se la formazione umanistica ed artistica sono dei presupposti imperdibili per ali- mentare e stimolare quei processi di innovazione e creatività che sono alla base del progresso sociale ed economico, va forse trovata proprio nella perdita di rico- noscimento di tale forma di educazione, il nesso che lega l’impoverimento cultu- rale che contraddistingue questa fase storica che stiamo vivendo, con il ritardo che il nostro Paese ha difficoltà a colmare in termini di competitività e innovazione? È proprio da questo interrogativo, che il testo che segue tenta di sviscerare gli aspetti che oggi “penalizzano” l’educazione artistica e umanistica in Italia, cercando di individuare i principali elementi di criticità, le questioni irrisolte, e suggerendo al tempo stesso indicazioni che permettano di ridare la centralità dovuta a tale forma di apprendimento, anche ai fini di un rilancio della nostra vivacità impren- ditoriale ed economica. L’educazione all’arte e alla cultura: il ruolo delle istituzioni pubbliche e dei privati 102

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