Perugia2016 WORKSHOP Educazione all'arte e alla cultura
L’educazione all’arte e alla cultura: il ruolo delle istituzioni pubbliche e dei privati 108 L’attrattività dei percorsi umanistici e artistici Come accennato, l’educazione umanistica e artistica riveste ancora nel nostro Paese una buona attrattività, e ciò malgrado negli ultimi decenni non sia mancato un dibattito volto a metterne in discussione la validità. La revisione dei percorsi for- mativi superiori, con l’introduzione di nuovi licei (le scienze umane), che hanno sottratto iscrizioni al più tradizionale liceo classico, la critica ai percorsi universitari umanistici di risultare alla prova dei fatti poco funzionali rispetto ad una domanda di mercato che non privilegia la cultura ed esprime semmai un orientamento sem- pre più marcato verso conoscenze e competenze tecniche e scientifiche, hanno ef- fettivamente ridotto le preferenze attribuite a tali tipi di percorsi, senza tuttavia scalfirne più di tanto la loro capacità attrattiva. I recenti dati sulle iscrizioni al primo anno dei percorsi di istruzione secondaria 2016-2017 mostrano infatti come tra i giovani italiani, quasi 2 studenti su 10 con- tinuino ad esprimere una buona preferenza verso un corso di studi a vocazione cul- turale e artistica: il 7,6% si è infatti iscritto ad un liceo di scienze umane, il 6,1% al liceo classico, il 4,1% al liceo artistico e circa un 1% al liceo musicale e coreutico. Anche i dati sull’istruzione terziaria, che risultano tuttavia molto complessi, data la varietà dei percorsi post secondari e l’estrema articolazione interna di quelli uni- versitari, mostrano la forza attrattiva degli studi artistici e umanistici. Secondo l’Unesco, che ha prodotto un tentativo interessante di stima degli studenti iscritti a percorsi formativi terziari legati alle “Humanities and Arts Programmes”, l’Italia vanta, assieme a Stati Uniti e Gran Bretagna, un primato del tutto distin- tivo, con una delle più alte percentuali di iscritti, pari al 15,1%, che corrisponde anche a quella degli studenti che conseguono annualmente un diploma di laurea in tali materie (15,4%)(fig. 3). Si tratta di un dato indicativo che tiene conto della formazione di tipo terziario non solo universitaria, ma anche di altro tipo, tra cui l’Alta formazione artistica e musicale (AFAM), specificamente destinata a formare artisti nelle diverse discipline.
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