Perugia2016 WORKSHOP Educazione all'arte e alla cultura

5. Nota introduttiva ai temi del dibattito 121 tistico, in Italia tali potenzialità appaiono molto meno sfruttate. Complice presu- mibilmente il basso livello dell’offerta culturale promossa dai canali televisivi, “solo” il 60% degli italiani ha guardato nell’ultimo anno (dati 2013) un programma cul- turale alla radio o in tv. Il 32% di chi non l’ha fatto dichiara che non aveva tempo, il 29% interesse. Ma c’è un 40% che invece è stato inibito da altri fattori: il 7% (per- centuale più alta d’Europa) afferma infatti che tali programmi sono a pagamento (si pensi al caso di Sky Arte), il 7% chiama in causa la mancanza di informazioni su programmi culturali trasmessi in tv, mentre l’8% dichiara che la programmazione culturale è limitata e di bassa qualità, mentre il 12% chiama in causa altri fattori. Insomma, anche l’offerta culturale sembra incidere in misura significativa nell’am- pliare un divario tra italiani e cultura che una programmazione televisiva più attenta, varia e consapevole potrebbe contribuire non poco a colmare (fig. 7). F IG . 7 - Motivi della mancata visione di programmi culturali in televisione o alla radio, 2013 Fonte : Eurobarometer. Anche la rete potrebbe, forse ancora di più della televisione, rappresentare un im- portante strumento di sensibilizzazione e formazione culturale, visto che gli italiani svolgono in rete “molte attività culturali”, e presentino sotto questo profilo, poche differenze rispetto alla media degli altri popoli europei. Il fatto ad esempio che circa la metà si informi sulla rete, leggendo giornali e quotidiani online, ma anche

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