Perugia2016 WORKSHOP Educazione all'arte e alla cultura

A NDREA R OMIZI Sindaco di Perugia Saluto e ringrazio innanzitutto il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Carlo Colaiacovo, il presidente della Federazione Nazionale dei Cava- lieri del Lavoro, Antonio D’Amato, le autorità in sala e un benvenuto molto cor- diale a tutti i Cavalieri del Lavoro. Un saluto anche ai numerosi giovani presenti. Sono molto lieto e davvero onorato che sia stata scelta la città di Perugia per il se- condo workshop sulla cultura che segue quello di Firenze sulla gestione dei poli museali. Quale luogo si presta meglio di questa sala, l’antica Sala dei Notari destinata in origine alle assemblee popolari del libero comune, per trattare il tema del ruolo che le istituzioni pubbliche e i privati possono e devono svolgere per promuovere e rendere più diffusa e adeguata l’educazione alla cultura e all’arte? Un tempo in questa sala i nostri avi si autodeterminavano per la loro civile convivenza e per lo sviluppo di una comunità, e oggi abbiamo il grande onore di poter ospitare una platea così importante. Manager, imprenditori che fanno da traino alla nostra eco- nomia e che rappresentano la qualità italiana nel mondo. E tutti sappiamo, oggi più che mai, quanto davvero questo Paese necessiti di imprenditori che mettano in campo nuovi progetti e che sappiano scommettere con rinnovato slancio sul futuro dell’Italia. Ma ancor più è un Paese che ha bisogno di esempi, di ispirazioni, di buone storie da raccontare. Non è un caso che la fiction su Luisa Spagnoli abbia avuto così tanti ascolti. Noi abbiamo bisogno di queste buone storie, abbiamo bi- sogno di ricordarci chi siamo, di quello che è il nostro potenziale come Paese. Cir- colano troppe tossine e pochi buoni messaggi, anche per i più giovani. Sono proprio le nuove generazioni che si trovano a mollare gli ormeggi e ad intrapren- dere nuove rotte in tempi a dir poco complessi, che dovranno sì approcciarsi a queste sfide complesse con coraggio, creatività, buone idee e competenze, ma anche con lo stimolo e il conforto che storie quali le vostre possono e devono as- solutamente ancora offrire. Noi siamo quindi felici per questa vostra presenza, per L’educazione all’arte e alla cultura: il ruolo delle istituzioni pubbliche e dei privati 12

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